«Sì ad alleanze se il candidato è autorevole»

Di Giglio aprirà le consultazioni con gli altri schieramenti. Il terzo polo si è riunito ieri sera nella sede dell'Udc, in via Nigrò

mercoledì 14 settembre 2011
Il terzo polo si è riunito ieri sera nella sede dell'Udc, in via Nigrò.

L'assemblea plenaria (nonostante il caldo) ha discusso sugli scenari politici locali in vista delle amministrative del 2012. Al termine dell'incontro, i responsabili delle segreterie dell'Udc di Trani e dei quattro movimenti alleati (Io c'entro, Liberal, Forza del Sud e Trani futura) hanno aperto le porte a possibili intese con altre coalizioni «ma a condizione – spiega Savino Scoccimarro – che il candidato sia autorevole e che soprattutto il progetto sia condiviso». «In caso contrario – prosegue Scoccimarro – già segretario dell'Udc – non avremmo difficoltà a proseguire in solitario per la nostra strada, forti di un percorso già avviato nel corso degli anni ed al quale stiamo lavorando con la massima scrupolosità nell'interesse della città di Trani».

I centristi di Trani strizzano dunque l'occhio ad entrambi gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra ma ponendo sul tavolo delle condizioni ben precise. «Da parte nostra non c'è alcuna preclusione – spiega l'attuale segretario dell'Udc, Cosimo Di Giglio – ma non possiamo non registrare la situazione caotica che si è venuta a creare nei due poli. Vogliamo restar fuori dalle esasperazioni delle guerre personali, a noi interessa governare e bene la città. Se ci saranno i presupposti concorderemo un'alleanza elettorale, altrimenti ognuno per la sua strada».

Di Giglio nei prossimi giorni avvierà delle consultazioni sia con esponenti del centrodestra che del centrosinistra. «Diciamo fin da ora – sottolinea – che vogliamo risposte esaustive ed in tempi brevi. I paletti però sono quelli dettati nel corso della nostra assemblea: sì a possibili alleanze ma se progetto e candidato avranno i crismi di autorevolezza e massima condivisione. Le primarie? A noi non interessano, non rientrano nel nostro dna. Se si dovessero fare le seguiremo da spettatori».