"Siamo gli Oss usa e getta del covid": la protesta a Andria bloccata dalle forze dell'ordine

Anche operatori tranesi tra i manifestanti in occasione della visita di Emiliano

giovedì 21 gennaio 2021 9.51
Mentre ieri mattina il presidente Emiliano era in arrivo all'ospedale di Andria per inaugurare un nuovo apparecchio chirurgico, davanti alla sede della ASL Bat si erano raccolti gli operatori sanitari per rivendicare, con cartellini e volantini, alla presenza di Emiliano, il diritto di conservare il posto di lavoro che dal primo febbraio perderanno, dopo aver con abnegazione e professionalità operato nell'emergenza Covid. La beffa è che pare debbano essere rimpiazzati da precedenti vincitori di concorso regionale che nell'emergenza di erano defilati.

I manifestanti, "sono stati non solo identificati dalle forze dell'ordine ma gli è stato impedito anche di manifestare", si legge dal comunicato fb del dottor Giovanni Infante, dirigente medico del reparto malattie infettive di Andria.

"Sono stati strappati da una dipendente qualificatasi della Sanità service anche dei manifestìni affissi al muro. Questi giovani lavoratori del reparto Covid infettivi di Bisceglie a marzo scorso, convocati per fronteggiare la paurosa pandemia hanno risposto con un evangelico "Eccomi!", alla proposta di lavorare in reparti Covid, quando tanti altri , decine di vincitori di un precedente concorso regionale, si negavano e defilavano. Sono stati loro, anche più di medici ed infermieri, a fare la qualità del servizio su pazienti Covid dalle energie azzerate da questa malattia. Sono stati gli operatori più vicini ai pazienti ed allo stesso tempo (gente energica e con il sale in zucca), sono stati il braccio dei medici ed i fidi assistenti degli infermieri.

Ora sembra che di questi lavoratori, che in qualsiasi posto del mondo, meriterebbero una assunzione per aver dimostrato sul campo il proprio attaccamento al dovere e la capacità di rendere vincente una squadra con medici ed infermieri, ecco sembra che dal 1 febbraio si possa fare a meno di loro... tutti a casa. Ci troveremo da un giorno all'altro a lavorare con personale che non ha mai avuto pratica delle complesse procedure da osservare in reparto Covid, magari avanti in età, alcuni dei quali non avevano accettato di lavorare in Covid a marzo. Fioccheranno le assenze per malattia...i mal di pancia. È come se in una zona critica di una città apri un commissariato di polizia e ci mandi giovani agenti palestrati e motivati e dopo aver ottenuto la bonifica del territorio dalla malavita...li licenzi tutti e chiami per sostituirli gente avanti in età, con le pancia, che tengono famiglia e...con la filosofia di "nun me compete". Cosa dice il presidente ? E cosa dicono i suoi collaboratori" sinistramente "vicini"?".

Questo il suono dell'amaro sfogo su facebook del dottor Infante, supportato nei commenti da già tantissimi cittadini e pazienti.