Sicurezza, Trani studia il modello Bari

Nella Lum, Emiliano spiegherà i risultati dell'agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità. Sabato un convegno in università

mercoledì 3 aprile 2013 8.43
Sabato mattina, alle 11, presso la sede di tutoraggio dell'Università Lum Jean Monnet di Trani, si tiene un convegno dal titolo "La sicurezza nei Comuni. L'agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata". Intervengono Michele Emiliano (sindaco della città di Bari), Stefano Fumarulo (responsabile dell'agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata della città di Bari) e Luigi Torre (della segreteria nazionale del sindacato italiano dei lavoratori di Polizia). L'incontro è moderato dal giornalista Massimo Pillera.

L'istituzione dell'agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata (considerata dall'Onu una "best practice") già tra i punti principali del programma di governo della giunta Emiliano a Bari, potrebbe rappresentare un primo passo per la gestione del problema sicurezza anche a Trani. L'attività messa in campo dall'agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata mira a prevenire l'affermarsi della "cultura mafiosa". Come era solito ripetere Giovanni Falcone, la lotta alla mafia va iniziata in una fase precedente il contrasto investigativo e militare alle organizzazioni criminali, così come successivamente ripreso nell'unica convenzione internazionale contro la criminalità organizzata, la convenzione di Palermo dell'Onu del 12 dicembre 2000, che per prima riconosce l'importanza dell'impegno delle amministrazioni locali e territoriali in quest'ambito.

Le amministrazioni del territorio possono e devono interpretare il proprio ruolo in modo attivo anche sul versante della lotta alla criminalità organizzata, con strumenti diversi da quelli a disposizione delle procure e delle Forze dell'Ordine, ma che nel lungo periodo possono rivelarsi non meno efficaci. L'obiettivo dell'agenzia è costruire una strategia stabile di contrasto ai fenomeni criminali e di sostegno alle fasce di popolazione più esposte al rischio criminale. L'agenzia avrebbe al proprio interno gruppi di lavoro che si occupano di minori, detenuti ed ex detenuti, vittime di reati, partecipazione dei cittadini e sensibilizzazione, analisi dei fenomeni criminali. Questa esperienza rappresenterebbe una straordinaria possibilità di apportare un contributo innovativo alle politiche di sicurezza urbana e di prevenzione della criminalità nella città di Trani, contribuendo concretamente ad intaccare alla radice i differenti fenomeni che minano alla radice la sicurezza ed il benessere della nostra terra.