«Trani 2012, oltre ai nomi vogliamo i programmi»
Il vaso di Pandora richiama le coalizioni ad anteporre le idee ai big. L'associazione: «Una città per molti anni mal governata»
sabato 15 ottobre 2011
E' ormai partita da qualche tempo la campagna elettorale che porterà Trani alla prossime elezioni comunali del 2012. A destra come a sinistra i nomi dei papabili ed il confronto tra gli aspiranti candidati alla carica di futuro sindaco attira già l'attenzione dell'opinione pubblica. L'associazione Il vaso di Pandora torna sull'argomento con un chiaro invito, rivolto ai possibili candidati, a parlare di programmi. «Certamente – si legge nella nota - i pretendenti non difettano di coraggio e temerarietà, poiché l'eredità che riceveranno dall'attuale maggioranza di governo cittadino, è talmente complessa e difficile da far tremare i polsi al più valoroso degli uomini».
L'associazione si riferisce evidentemente alla eredità che lascerà la Giunta Tarantini: «Una città – secondo l'associazione - per molti anni mal governata, con una gestione amministrativa e finanziaria poco accorta che ha prodotto costanti debiti fuori bilanci e ridotto ai minimi termini l'economia locale, lo sviluppo del territorio e l'occupazione». Queste le ragioni secondo l'associazione «per le quali è necessario che i candidati in pectore, non si limitino semplicemente a proporre il proprio rispettabile nome ma, al di fuori delle enunciazioni di carattere generale, propongano un indispensabile confronto su specifiche idee, progetti e programmi utili a garantire l'inevitabile rilancio della città. Ciò aiuterà i cittadini a scegliere al momento opportuno il proprio sindaco con cognizione di causa, sulla base di chiare indicazioni programmatiche e non più approssimativamente, per tifo o simpatia personale».
«A nostro avviso – continua la nota - non serve il libro dei sogni spesso basato su generiche promesse quasi mai realizzabili, ma precisi impegni su alcune cose importanti e fattibili in tempi certi. Proviamo ad individuare quelle che riteniamo indispensabili per far ripartire, sia pur lentamente Trani. Il radicale rilancio e la riorganizzazione degli uffici comunali; maggiore cura e manutenzione ordinaria della città; l'attuazione di un piano del traffico, della sosta e dei parcheggi; la realizzazione attraverso forme di finanziamento pubblico-privato di nuove manifestazioni culturali eventualmente distribuite in più periodi dell'anno; l'apertura degli accessi al mare attualmente mancanti o illegittimamente inibiti dai privati; la riorganizzazione delle partecipate Amiu ed Amet con la ridefinizione del controllo da parte del Comune. Queste sono alcune delle possibili direttrici di intervento, ma certamente molto altro ancora si potrebbe pensare e suggerire. Siamo però consapevoli che bisognerà fare i conti con la dura realtà, fatta di difficoltà economiche e scarse risorse finanziarie, ma le gli argomenti proposti costituiscono a nostro giudizio un obiettivo essenziale per il rilancio della città, comunque conseguibile anche con risorse finanziarie ordinarie».
«Attendiamo fiduciosi - conclude l'associazione - che nel merito delle proposte avanzate possa svilupparsi tra tutti i candidati sindaco, un confronto ampio e partecipato e che finalmente si passi dal semplice confronto sui nomi anche a quello assai più stimolante sulle idee».
L'associazione si riferisce evidentemente alla eredità che lascerà la Giunta Tarantini: «Una città – secondo l'associazione - per molti anni mal governata, con una gestione amministrativa e finanziaria poco accorta che ha prodotto costanti debiti fuori bilanci e ridotto ai minimi termini l'economia locale, lo sviluppo del territorio e l'occupazione». Queste le ragioni secondo l'associazione «per le quali è necessario che i candidati in pectore, non si limitino semplicemente a proporre il proprio rispettabile nome ma, al di fuori delle enunciazioni di carattere generale, propongano un indispensabile confronto su specifiche idee, progetti e programmi utili a garantire l'inevitabile rilancio della città. Ciò aiuterà i cittadini a scegliere al momento opportuno il proprio sindaco con cognizione di causa, sulla base di chiare indicazioni programmatiche e non più approssimativamente, per tifo o simpatia personale».
«A nostro avviso – continua la nota - non serve il libro dei sogni spesso basato su generiche promesse quasi mai realizzabili, ma precisi impegni su alcune cose importanti e fattibili in tempi certi. Proviamo ad individuare quelle che riteniamo indispensabili per far ripartire, sia pur lentamente Trani. Il radicale rilancio e la riorganizzazione degli uffici comunali; maggiore cura e manutenzione ordinaria della città; l'attuazione di un piano del traffico, della sosta e dei parcheggi; la realizzazione attraverso forme di finanziamento pubblico-privato di nuove manifestazioni culturali eventualmente distribuite in più periodi dell'anno; l'apertura degli accessi al mare attualmente mancanti o illegittimamente inibiti dai privati; la riorganizzazione delle partecipate Amiu ed Amet con la ridefinizione del controllo da parte del Comune. Queste sono alcune delle possibili direttrici di intervento, ma certamente molto altro ancora si potrebbe pensare e suggerire. Siamo però consapevoli che bisognerà fare i conti con la dura realtà, fatta di difficoltà economiche e scarse risorse finanziarie, ma le gli argomenti proposti costituiscono a nostro giudizio un obiettivo essenziale per il rilancio della città, comunque conseguibile anche con risorse finanziarie ordinarie».
«Attendiamo fiduciosi - conclude l'associazione - che nel merito delle proposte avanzate possa svilupparsi tra tutti i candidati sindaco, un confronto ampio e partecipato e che finalmente si passi dal semplice confronto sui nomi anche a quello assai più stimolante sulle idee».