Trani capitale della cultura? "Un'ammuina" ci sta sempre

Slogan da campagna elettorale?

venerdì 27 dicembre 2019 8.10
A cura di Giovanni Ronco
Giorni fa mi confrontavo con un addetto ai lavori del settore turistico culturale, una persona che ha maturato anni di esperienza anche al di fuori di Trani. È chiaro che il primo punto della discussione è andato a parare su Trani candidata a Capitale della Cultura nel 2021. L'addetto si chiedeva, insieme al sottoscritto se i nostri rappresentanti istituzionali avessero almeno letto il bando per accedere al blasonato titolo.

Già questa premessa lascia immaginare al lettore il resto del contenuto della conversazione.

Al sottoscritto la "sparata" puzza di slogan da campagna elettorale a questo punto, visto che l'addetto ai lavori faceva capire che eravamo comunque già indietro.

Mi riferiva che qualcuno (non mi ha voluto svelare l'identità temendo che lo scrivessi- lui è un bravo cristiano) aveva affermato che "il gran lavoro sulle luminarie era la base, il primo gradino per cominciare ad aspirare a Trani capitale della Cultura"; gli ho chiesto se non avesse ascoltato queste frasi dopo l'effetto abbuffate da qualche obnubilato da primitivo e moscato. Per non parlare della voglia da comitato nascente pro Trani Capitale, stile: "Ambrogio ho voglia di un comitato", parafrasando la signora dei Ferrero Rocher che si rivolgeva all'autista. Ora, con la scusa di Trani capitale, a ridosso delle elezioni, potrebbe scatenarsi la "comitatomania": "Nu' picc' pe' l'elezion', nu' picc' pe' la Cultur', facimm' u' ciambott'".

Eccoci, siamo pronti più che mai. L'Italia, la gloria e le elezioni ai 4 ciambotti ci aspettano. L'ammuina, poi, é la specialità dei nostri politici. Fiato alle trombe!