Trani, il fascino del lato B della Cattedrale

Suggestiva scenografia naturale de Le donne di Troia. Le absidi bianche accompagnano la solennità di un spettacolo sobrio

venerdì 31 agosto 2012 12.07
Da sempre apprezzata e conosciuta per il suo lato A, la Cattedrale dimostra tutto il suo fascino anche dalla facciata posteriore, scenografia naturale utilizzata per Le donne di Troia, opera teatrale messa in scena da alcune studentesse neo laureate dell'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, fra cui la tranese Giulia Diomede.

La manifestazione è stata organizzata dalla Lega navale di Trani in collaborazione con la Fondazione siciliana, «tra le poche in Italia ad avere, da anni, conti all'attivo» spiega fieramente il sovrintendente Fernando Balestra che ha partecipato al dialogo organizzato sul belvedere della Lega navale poche ore prima della rappresentazione, allestita in piazza Addazi, senza palco e con le absidi a far da sfondo alla tragedia, ispirata a Le Troiane di Euripide.

Sono lontani i tempi delle scritte oltraggiose con lo spray dorato, le absidi bianche accompagnano la solennità di un spettacolo suggestivo e sobrio, apprezzato dal pubblico. Balestra lo segue compiaciuto: «Avete dei luoghi meravigliosi. Trani è un gioiello».