Trani International Festival, conclusa a Palazzo Beltrani la seconda sezione

Soddisfatti gli ideatori del Circolo del Cinema "Dino Risi", ora Local e Food

martedì 9 settembre 2014 7.43
A cura di Vincenzo Membola
Si è conclusa nella splendida cornice della terrazza di Palazzo Beltrani la seconda sezione del Trani International Festival di quest'anno, intitolata e dedicata al Cinema: sei proiezioni hanno reso la dimora, sede anche della Pinacoteca "Ivo Scaringi", una perfetta arena all'aperto.

Lorenzo Procacci Leone, presidente del Circolo del Cinema "Dino Risi", ideatore della rassegna, prova a stilare un bilancio della manifestazione: «Ogni volta il pubblico mi sorprende. Il classico è come un vestito che va sempre bene, non è un abito da cerimonia e neppure una tenuta sportiva. È sempre bello vedere i giovani appassionarsi di cinema, come tutti quelli che hanno potuto scoprire e riscoprire queste pellicole. Sicuramente la cornice, ideale, ha contribuito: questa terrazza va ancora più sfruttata. Il risultato è sicuramente positivo, vista anche la settimana deficitaria che ha fatto coincidere vari appuntamenti e un clima terribile. A me piace considerare Palazzo Beltrani come nostra "sede estiva"».

«Per quanto riguarda, invece, le prossime attività del Circolo - continua Procacci Leone - io e Vito Santoro stiamo lavorando alla programmazione del primo trimestre, che ci accompagnerà fino alle vacanze di Natale. Spazieremo come al solito con gli ospiti, tra performance e incontri. Per quanto riguarda le celebrazioni, abbiamo deciso di ricordare i 30 anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo e i 20 anni da quella di Massimo Troisi. Due grandi interpreti, che saranno ricordati con documentari inediti e dei film, della tradizione napoletana che hanno lasciato un segno tangibile. Dopo di loro, nessun erede ha potuto toccare i loro livelli».

Il 30 settembre saranno riaperte le iscrizioni, a metà ottobre l'inizio della stagione, con la consegna dei programmi. Il Circolo del Cinema, è importante ricordarlo, non prende finanziamenti pubblici, vive del contributo dei soci e offre per nove mesi all'anno anche un servizio pubblico: in molti prendono in prestito libri, film e materiale utile anche alla stesura di tesi di laurea. I contributi pubblici, come i 1.500 euro incassati dal Tif, vengono reinvestiti per iniziative aperte alla cittadinanza.