Trani sta per riappropriarsi del messale rubato 39 anni fa

L'Arcivescovo lo presenterà giovedì in Cattedrale. Rifinito in oro zecchino, ha un valore di 3 milioni di sterline

martedì 18 ottobre 2011
Appuntamento annuale di rilievo quello del 20 ottobre, giorno della dedicazione della Cattedrale di Trani, in cui la chiesa diocesana fa festa per vivere il suo compleanno.

Per l'edizione 2011, momento culminane sarà in serata, precisamente alle 19.30, a Trani, in Cattedrale, quando si ritroverà attorno al propri Arcivescovo per dare ufficialmente inizio al nuovo anno pastorale in una solenne concelebrazione eucaristica. Per l'occasione dai sette centri dell'arcidiocesi (Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) perverranno soprattutto sacerdoti, diaconi, religiosi, catechisti e operatori pastorali, che, così, daranno vita ad uno trai i più rilevanti momenti di comunione.

Quest'anno la Festa della Chiesa diocesana si arricchisce di due eventi. Nella celebrazione citata Monsignor Pichierri incontrerà le famiglie della diocesi per consegnare loro il mandato missionario perché ogni famiglia cristiana sia consapevole di essere missionaria per sua specifica vocazione. L'iniziativa vuole essere altresì il gesto iniziale di un cammino di preparazione che la diocesi comincia in vista del settimo incontro mondiale della famiglia (www.family2012) che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012.

Al termine della celebrazione l'Arcivescovo, lieto per la restituzione del prezioso messale del XIV secolo, trafugato dal'archivio capitolare negli anni '70, presenterà alla comunità ecclesiale lo storico manoscritto, notevole testimonianza della vetustà del culto del Santo patrono Nicola il Pellegrino, della sensibilità liturgica e della valentìa artistica dei nostri avi.

Il messale, rifinito in oro zecchino, ha un valore di 3 milioni di sterline. Nel 1972 fu prestato alla Soprintendenza di Bari per una mostra. Nel 1974 scomparve nel nulla. Le indagini della procura di Bari e del gruppo tutela patrimonio archeologico del nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Roma hanno ricostruito alcuni dei passaggi del bene trafugato. Dalla Puglia, sarebbe arrivato in Campania. Da qui in Lombardia e in Svizzera. Per poi approdare nel 2000 in una casa di aste inglese dove è stato ritrovato.