Trani, un arresto per tentata violenza sessuale

Ai danni di una 20enne. Aveva compiuto altri tre tentativi di molestie in città.

mercoledì 25 febbraio 2009
Questa mattina la squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato di PS di Trani ha eseguito ad Andria un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta del PM, a carico dell'andriese R.G. di anni 35, impiegato in una cooperativa multiservizi di Andria per tentata violenza sessuale ai danni di una ragazza di Trani di 20 anni, e per violenza privata reiterata e molestie in danno di altre quattro giovani donne, tre delle quali minorenni, episodi commessi a Trani (quattro casi) e Bisceglie nel corso del 2008.



L'indagine è scaturita in seguito ad una serie di denunce a carico di ignoti per molestie e tentata violenza sessuale sporte in vari uffici di Polizia, tra Trani e Bisceglie, dalle quali si evinceva che il soggetto descritto dalle vittime era, secondo la ricostruzione degli investigatori, sempre la stessa persona.

R. G. agiva sempre in orari serali ed in luoghi periferici e isolati scarsamente illuminati. Non appena individuava la vittima la pedinava e, una volta raggiunta, l'adescava con la scusa di chiederle un'informazione per poi bloccarla e costringerla ad assistere ad atti sessuali.

In un'occasione ha inseguito la vittima fin nel portone di casa al fine di violentarla. Solo la decisa reazione della giovane e l'intervento tempestivo di familiari che accorrevano alle grida, riuscivano ad impedire che l'atto criminale fosse portato a compimento. L'uomo in questione era diventato l'incubo dei genitori tranesi e dei centri viciniori, preoccupati per l'incolumità delle proprie figlie che non erano più sicure di camminare per strada la sera senza essere avvicinate da quello che veniva indicato come il "maniaco" di turno, anche in considerazione degli ultimi episodi di cronaca nazionale che hanno messo in risalto il triste fenomeno degli stupri.

L'indagine si stringeva su alcuni personaggi già attenzionati in passato per analoghi reati. Veniva quindi individuato il probabile autore, grazie anche alla descrizione meticolosa effettuata dalle vittime del soggetto e dell'auto da questi utilizzata.



Il successivo riconoscimento fotografico ha permesso di richiedere la misura cautelare a carico dell'uomo (già condannato nel 1997 per un reato analogo) che veniva appunto eseguita nella mattinata odierna. Sono in corso attività investigative aggiuntive finalizzate all'individuazione di ulteriori episodi dei quali R.G. si è reso responsabile.

Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato recluso presso la locale Casa Circondariale.