Un cippo della città nei luoghi dove morì Ettore Baldassarre

Il Comune aderisce al progetto del parco storico di El Alamain. Ettore Baldassarre fu comandante della 132ª divisione corazzata Ariete

giovedì 28 aprile 2011 17.24
Un cippo riportante la dicitura della Città di Trani troverà posto nel parco storico di El Alamain, città a nord dell'Egitto, 106 chilometri ad ovest di Alessandria d'Egitto, poco distante dal deserto di Sidi El Barrani dove combatté e morì durante un bombardamento (il 26 giugno del 1942) il generale Ettore Baldassarre, unico tranese della storia ad essere stato insignito della medaglia d'oro al valore militare.

L'adesione al progetto del parco storico di El Alamain è stata suggerita all'amministrazione da Emanuele Tomasicchio, componente dell'associazione paracadutisti d'Italia. Il progetto in questione è stato sviluppato dall'università di Padova, dalla società di geologia e geografia militare e dall'associazione dei paracadutisti italiani. Al termine di una serie di missioni che si sono succedute a febbraio del 2010, nella zona di El Alamain (simbolo della resistenza del regio esercito italiano in Africa) sono state riportate alla luce 160 tra postazioni, trincee, camminamenti ed ospedali da campo. In tutte le postazioni rinvenute è prevista la collocazione di un cippo con le indicazioni dei reparti che li si schierarono, tra questi ci sarà anche quello dell'amministrazione tranese.

Ettore Baldassarre fu comandante della 132ª divisione corazzata Ariete, grande unità del regio esercito e dell'esercito italiano nel secondo dopoguerra. Fu costituita l'1 febbraio del 1939 sulle ceneri dalla seconda Brigata corazzata. Nel corso della seconda guerra mondiale fu stanziata nel nord dell'Africa dove operò al fianco delle unità corazzate del Deutsches Afrika Korps e della divisione motorizzata Trieste fino al suo annientamento nella seconda battaglia di El Alamein.

Baldassarre morì poco prima dell'inizio della prima battaglia, il 26 giugno del 1942, per via delle ferite riportate durante un bombardamento aereo mentre si trovava in prima linea nella zona di Sidi El Barrani. A lui fu conferita la medaglia d'oro al valore militare con la seguente motivazione: «Valente artigliere, tecnico insigne, già distintosi per capacità, coraggio e sprezzo del pericolo in numerosi combattimenti ha, quale comandante di grande unità, contribuito in modo decisivo a vittorie riportate dalle nostre armi in aspre battaglie. Incurante di ogni rischio, mosso dal desiderio di portare la sua parola incitatrice alle truppe era sempre fra i suoi soldati nei punti più esposti. Durante la preparazione di un attacco veniva gravemente ferito in seguito a bombardamento aereo mentre trovavasi fra le truppe di prima schiera. A malgrado del/a conseguente fortissima emorragia, consentiva di essere trasportato al posto di medicazione soltanto dopo aver dato le direttive per la prosecuzione dell'azione a chi doveva succedergli nel comando. Trasportato ad una sezione di sanità sopportava virilmente una dolorosa operazione chirurgica e decedeva poco dopo pronunziando parole di fede nel felice esito della battaglia».