Vicenda Dogs’s Hostel, interviene il portavoce dell'azienda

«Associazioni, movimenti politici e animalisti speculano per ottenere voti»

mercoledì 20 novembre 2013 15.56
Alcune associazioni animaliste si sono mobilitate per raccogliere indumenti, coperte, mangime e medicinali destinati ai cani e agli altri animali ospitati nel canile Malcangi (Dogs's Hostel) di Trani. Il portavoce dell'azienda, Vito Malcangi, ha inviato alcune precisazioni in merito a queste attività. «Abbiamo appreso che il Movimento 5 Stelle e alcune associazioni di animalisti, tramite alcuni rappresentanti sul territorio, stanno organizzando banchetti per la raccolta di indumenti, coperte, mangime e medicinali, per i cani del canile Malcangi. A tal riguardo precisiamo che queste associazioni non hanno alcuna titolarità, in quanto la gestione è stata affidata all'ing. Laricchia del Comune di Trani, incaricato dagli organi giudiziari a tale scopo, oltre al fatto che ad oggi non esiste alcuna emergenza. Queste iniziative tendono a denigrare le persone e a speculare per una crocchetta al fine di riceverne in cambio dei voti».

Il portavoce del canile sequestrato nelle score ore dai Nas punta il dito contro l'attività di alcuni ambientalisti e associazioni: «Alcuni degli animalisti in passato si sono resi protagonisti di minacce, estorsione alterazioni di gare pubbliche per l'affidamento dei cani randagi». E in allegato alla nota diffusa alle redazioni giornalistiche vi sono 4 file audio nei quali sono registrate intercettazioni ambientali, risalenti al 2009, nelle quali si discute della spartizioni di gare d'appalto per la gestione dei cani nel comune di Ruvo di Puglia.

«Recentemente - prosegue Malcangi - hanno inondato, con e-mail provenienti da tutta Italia, i server del Comune di Andria con lo scopo di creare tensione sulla gara d'appalto che l'azienda Dogs's Hostel S.r.l. ha regolarmente vinto. A tal proposito ci chiediamo: come fanno gli animalisti di Milano, Torino, Roma a conoscere la realtà del canile di Trani? Perché offrire alla stampa le foto di soli 4 cani, a fronte dei 560 che oggi la struttura ospita? Il tutto finalizzato a distorcere la realtà».