Vicini, ma non così troppo

I candidati Florio e Tomasicchio al primo confronto radiofonico

lunedì 30 marzo 2015 10.47
A cura di Giuliano Pagnotta
Un incontro sereno, durante il quale i due candidati alla carica di sindaco delle prossime elezioni comunali, presentandosi, hanno avuto modo di confrontarsi in modo schietto su coalizioni e priorità amministrative, parlando diffusamente di Trani e del suo futuro. Sempre partendo da una doverosa riflessione sui problemi che finora hanno condizionato la vita in città: gli stessi con i quali la nuova classe dirigente dovrà fare i conti se si vorrà costruire davvero qualcosa di buono. Questo il sunto della tribuna radiofonica domenicale in onda su "RadioBombo", alla quale hanno partecipato, Tonino Florio ed Emanuele Tomasicchio. Qui di seguito, un estratto dell'intervista:

Proprio le coalizioni sono state oggetto delle battute iniziali e a Tomasicchio è stato chiesto: «Nella foto iniziale scattata presso "TraniLibri" c'erano il segretario politico del "Movimento Schittulli" e quello di "Riva destra". Dove sono?». «Fino a mercoledì sera (giorno della presentazione al pubblico, ndr.) il quadro sarà chiaro definitivamente», ha detto Tomasicchio. Mentre «In questo momento chi c'è politicamente con Antonio Florio?». «Quattro organizzazioni o espressioni politiche sono in attesa di ricevere il mio beneplacito - ha risposto Florio -, perché sto leggendo i nominativi dei candidati: loro hanno dimostrato gradimento nei miei confronti e io mi sono riservato di fare lo stesso, in quanto ho posto determinate condizioni che sembravano essenziali per assecondare il mio impegno in questa tornata elettorale».

Poi la conversazione si è spostata su come sono nate le rispettive scelte: «Parliamo delle motivazioni che hanno determinato la vostra candidatura. Perché siete due candidati distinti, quando avreste potuto essere un candidato solo?». «Troppo spesso Trani - ha risposto Florio - è stata amministrata più nell'interesse del gruppo di riferimento, che nell'interesse di tutti. Parlando con la famiglia, con gli amici, soprattutto a seguito di quel devastante provvedimento che ha negativamente inciso nei confronti della città, si è deciso di cominciare a fare qualcosa di utile». «La spinta interiore che ci viene dalle preoccupazioni di genitori - ha invece detto Tomasicchio - è stata la molla essenziale. Sapete quanto male mi fa sentire i miei figli dire: "Stasera me ne vado ad Andria"? Questo è il sintomo più evidente del decadimento economico e sociale della nostra città: dobbiamo far partire la lunga marcia per il suo rilancio».

E allora quali sono le priorità? «Prima di pensare al rilancio bisogna porre un freno alle falle - ha detto Florio -. Quindi, riduzione della spesa pubblica. Per il gettone di presenza fisseremo il numero delle commissioni, un orario preciso e i verbali dovranno essere messi online. Mi ha meravigliato che su questo punto non si sia mai parlato di maggioranza e minoranza. Un altro problema è quello delle risorse: il principio è che se paghiamo tutti, tutti pagano di meno. Chiaro poi che il turismo debba essere il volano della nostra città». «Taglio di tutte le spese non essenziali - ha ribattuto Tomasicchio -. Io vengo da una formazione einaudiana: i soldi si devono spendere nell'interesse pubblico, per qualcosa che rimanga a beneficio della città. Quindi, taglio dei contributi a pioggia, creazione di un ufficio che si occupi del reperimento dei benefici comunitari, abbattimento di almeno un punto dell'Imu, privatizzazione di Amet, Amiu e darsena comunale: dobbiamo cercare di privatizzare tutto».

Problema parcheggi…«Quattro inaugurazioni di piazza "XX settembre" e un risultato disastroso -per Florio -. Chiunque sarà sindaco dovrà prima appurare le responsabilità e poi convocare i tecnici per capire come adeguare la struttura. Altrimenti bisognerà riconvertirla». «È uno sfregio - sostiene Tomasicchio -. Bisogna fare un avviso pubblico per una società privata, tanto da metterla a reddito».

A Trani è stata fatta una differenziata sui generis…«La differenziata è un problema culturale - ha detto Florio -. Il senso di civiltà e igiene urla vendetta a ciò che ha fatto l'amministrazione: non si possono mettere i bidoni nei portoni. Se l'amministrazione non lo sa fare bisogna privatizzare». «La differenziata - per Tomasicchio - va fatta in modo intelligente. Vogliamo parlare dei premi di produzione? Bisogna cominciare a verificare anche questo tipo di provvedimenti».

E infine un messaggio da parte di entrambi…
Tomasicchio: «Ogni cittadino non svenda il proprio voto per regalie».
Florio: «Votate, la città ha bisogno di persone per bene. Mandate queste al comune, vedrete che ne avrete riscontro».