A Norimberga per lavoro, raccoglie giocattoli per distribuirli nei reparti di oncologia d'Italia

La storia di altruismo di un imprenditore tranese all'estero

giovedì 8 febbraio 2024 13.39
«Fai del bene di nascosto e arrossisci a vederlo divulgato». Inizia così il bellissimo racconto del consigliere Michele Centrone su una storia di altruismo e solidarietà che arriva direttamente dalla Germania: protagonista un giovane concittadino di Trani, Giuseppe Ianni.

«Mi scuso in anticipo, ma un gesto simile deve essere reso pubblico, non fosse per il fatto che ormai da troppo tempo siamo abituati ad atteggiamenti resi eclatanti quando dovrebbero appartenere alla normale routine. Vedi la banale e dovuta pulizia delle strade….ma non voglio entrare nei particolari e cadere nella sterile polemica.

Ci tengo a decantare un atteggiamento di un normale cittadino, un amico, un uomo semplice, perbene che recatosi in Germania per lavoro, si è imbattuto (per caso) in imprenditori italiani ed esteri, lì per la fiera del giocattolo di Norimberga.

Il suo spirito altruista gli ha dato il coraggio di avvicinarli e sfacciatamente chiedere loro di donare dei giochi per i bambini ricoverati negli ospedali, impegnandosi personalmente di consegnarli.

Gli imprenditori, probabilmente per la simpatia, la sfacciataggine ma soprattutto per il nobile fine hanno accettato e lo hanno invitato a recarsi negli stand a fine fiera per ritirare alcuni giochi .

Con suo stupore ha raccolto centinaia di giochi e, dopo averli caricati sul furgone, ha iniziato il suo lungo viaggio per consegnare i giochi ai bambini ricoverati in vari ospedali. Si è fermato a: Verona (pediatria oncologica), Bologna (pediatria oncologica consegnati ad Ageop), Molfetta (comunità Sant'Anna) e sabato prossimo completerà il giro a Bari (Ospedale Papa Giovanni XXIII).

Oggi per puro caso ne son venuto a conoscenza, l'iniziativa mi ha commosso e mi son sentito in dovere di ringraziarlo, lui mi ha risposto così: "Grazie Michele anche se mi preme dirti che di mio c'è solo l'idea ed un pò di lavoro tra carico e scarico dei giocattoli. I meriti vanno dati a chi ha donato i giochi senza neppure conoscermi e soprattutto a quei bimbi, alle loro famiglie e a medici, infermieri e volontari che si prodigano tutti i giorni per i meno fortunati". La bontà è l'unico investimento che non fallisce mai!», ha concluso infine Centrone.