A Trani la conferenza “Una città sicura e accogliente è possibile?”

Previsti gli interventi del professor Antonelli e del sindaco Bottaro

martedì 26 marzo 2019
Sabato 30 marzo 2019, a Trani, nella Parrocchia San Giuseppe, alle ore 17.00, avrà luogo la conferenza dal titolo "Una città sicura e accogliente è possibile?". Il saluto iniziale sarà dato da don Francesco la Notte, parroco di San Giuseppe. Sono previsti gli interventi di: L'incontro sarà moderato da Giovanni Dibenedetto, giornalista di Telenorba.

"Alla luce del messaggio del Santo Padre per la LII giornata mondiale della Pace, - spiegano in una comunicazione don Francesco Lanotte e il consiglio parrocchiale di AC - delle parole del presidente della Repubblica nel discorso di fine anno rivolto alla nazione, e dei fatti di cronaca attuale, il gruppo adulti di Azione Cattolica della parrocchia San Giuseppe in Trani, unitamente
al coordinamento cittadino di AC, intende approfondire il tema della 'Sicurezza' attraverso un momento di ascolto e di confronto. A fornire un importante contributo alla riflessione, nell'incontro dal titolo "Una città sicura e
accogliente è possibile?", sarà il prof. Vincenzo Antonelli, docente di diritto amministrativo presso l'Università del Sacro Cuore di Roma, nonché, tra le tante altre qualifiche, componente del Centro studi dell'Azione Cattolica Italiana e autore del libro "La sicurezza della città tra diritti ed amministrazione" (Padova 2018). Il professore Antonellì si confronterà con il sindaco della città di Trani, avv. Amedeo Bottaro, sull'esperienza concreta della gestione della sicurezza nel territorio cittadino. Considerata l'importanza dell'argomento, la sua attualità e la sua emergenza estendiamo l'invito a partecipare all'evento all'intera cittadinanza, a chi ha una spiccata sensibilità sociopolitica, ma soprattutto a quanti vogliono capirne di più, farsi idee chiare, confrontarsi con pensieri e posizioni diverse dalle proprie e arricchire la propria giornata con un momento formativo ed informativo. Invitiamo a cogliere questa occasione per provare a sentirci sempre più una comunità cittadina impegnata nella realizzazione di obiettivi comuni importanti, perché come ha detto il Presidente Mattarella nel discorso succitato 'Sentirsi 'comunità' significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa "pensarsi" dentro un futuro comune, da costruire insieme. Sentirsi comunità significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese. Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l'astio, l'insulto, l'intolleranza, che creano ostilità e timore'".