L'onda lunga dell'attacco di Hamas anche a Trani: oggi una riunione in Prefettura per le misure di sicurezza da adottare intorno alla sinagoga Scolanova

Delle quattro sinagoghe che furono costruite nel Medioevo a Trani, Scolanova è un punto di riferimento della comunità ebraica

lunedì 9 ottobre 2023 9.25
A cura di Stefania De Toma
Il feroce attacco di Hamas - il gruppo politico e paramilitare palestinese - e la controffensiva di Tel Aviv, stanno scuotendo ma anche mettendo in allarme il mondo intero. Un allarme la cui onda lunghissima sta evidentemente toccando anche la nostra città di Trani, profondamente legata alla storia ebraica, visto che alle 12 di questa mattina si terrà in Prefettura a Barletta una riunione di emergenza per decidere le misure di sicurezza da adottare intorno alla sinagoga Scolanova e nel quartiere della Giudecca.

È una guerra che pare senza inizio e senza fine, e accade che la lava che ribolle in un vulcano in una tensione, appunto, senza tempo e senza confini, esploda da un istante all'altro come accaduto quando l'artiglieria pesante di Hamas ha attaccato Israele con un agguato senza pari, proprio mentre sono in corso i negoziati per uno storico accordo tra Israele e Arabia Saudita, con la partecipazione delle autorità Nazionale palestinese un'entità che dal '93 governa i territori autonomi palestinesi in Cisgiordania, proprio cioè mentre si trattava per una pace che si attende da sempre: un fallimento dell'intelligence internazionale che non ha saputo intercettare la catastrofe che stava per abbattersi.

Che sia una guerra anche senza confini e lo stiamo avvertendo per questo anche qui a Trani, che storicamente deve la sua prosperità alla comunità ebraica che dopo l'anno mille vi si insediò realizzando una realtà economica di straordinaria potenza. "Prego e sono vicino alle famiglie di tutte le persone vittime di questi spietati attacchi terroristici e auspico che questa escalation di violenza volga in tempi brevissimi al termine" così Michele Parisi, responsabile della sezione di Trani della comunità ebraica di Napoli Da cui dipende la Sinagoga Scolanova.

Scriveva il viaggiatore Beniamino da Tudela intorno al 1165 che Trani era una città bellissima, punto di convergenza di mercanti culture, religioni. Ecco, sarebbe bello che insieme alle misure di sicurezza si realizzasse un momento comunitario, ovunque, anche in riva al mare, dove l'infinito è più visibile, per pregare per la pace.

Senza confini religiosi O politici che parteggino per l'una o l'altra parte, perché la tragedia è anche in chi subisce di essere tra gli aggressori senza volerlo.

In tutte le guerre non ci sono semplicente buoni o cattivi: ci sono soprattutto le vittime innocenti e le immagini dei giovani e dei bambini non fanno altro che dimostrarcelo. Nel 2023 in un Villaggio Globale senza confini tutti dobbiamo sentirci coinvolti e in una città come quella di Trani, con la storia di cui andiamo orgogliosi, il coinvolgimento affonda radici lontane.