Alberghiero, Camero attacca il comitato scuola pubblica

«Paladino di una Regione indifendibile». Scrive l'assessore provinciale alla pubblica istruzione

domenica 9 gennaio 2011 17.22
Pompeo Camero, assessore provinciale alla pubblica istruzione, replica al comitato scuola pubblica di Trani sulla vicenda dell'istituto alberghiro: «Apprendo con piacere dell'esistenza di un Comitato scuola pubblica di Trani che vorrei potesse però accreditarsi anche presso le istituzioni competenti in materia, se non altro per riconoscerne nel dibattito per l'Alberghiero, nel quale si inserisce, piena cittadinanza. Purtuttavia noto con rammarico che il nuovo soggetto esperisce il maldestro tentativo di vestire a tutti i costi i panni del ben informato laddove riferisce che la disponibilità (della Regione all'istituzione dell'alberghiero) ci sarebbe, ma a patto che la provincia investa. La disponibilità della provincia, invece, è stata questa: "Ci sono due cucine".

Purtroppo i nostri strenui paladini di una Regione indifendibile ignorano che un titolato soggetto terzo, l'ufficio scolastico regionale, ha espresso sull'Alberghiero tranese parere favorevole e che in Italia, per effetti del decreto legislativo numero 267/2000 (Governo Amato) non è possibile investire, alla Bat come a qualunque altro Ente pubblico, ricorrendo all'impegno di spesa, senza che vi sia l'atto formale di istituzione del nuovo indirizzo nell'area professionalizzante preesistente. Al neo-comitato devo invece evidenziare che la stessa Regione circa la rete scolastica, afferma di aver inteso effettuare interventi per una razionalizzazione organica dell'offerta formativa, procedendo, secondo un criterio di gradualità verso obiettivi quali il mantenimento di scuole sovradimensionate rispetto ai parametri previsti in presenza di impegno ad una autoriduzione delle iscrizioni nelle prime classi e che l'Alberghiero di Molfetta, meta preferita di biscegliesi tranesi ed andriesi, con i suoi 1700 alunni andrebbe inevitabilmente scisso se ancora ha senso parlare di autonomia scolastica.

La verità è che gli Alberghieri di Molfetta, Canosa di Puglia e Margherita di Savoia, tutti al di sopra del tetto dei 900 alunni, dovranno, in base al nuovo atto di indirizzo regionale, accettare entro il 12 febbraio prossimo, l'iscrizione in prima classe di non più di 200 alunni per istituto e questo di fatto determinerà nella Bat per il titolo di studio, l'imposizione del numero chiuso senza spazi su Molfetta in quanto fuori provincia, penalizzando Trani, meta turistica per il suo centro storico dall'imponente Cattedrale, città sede dell'agenzia turistica Puglia Imperiale, nella Provincia che in Puglia annovera due monumenti Unesco (Castel del Monte e Dolmen della Chianca), un presidio archeologico inestimabile con i suoi ipogei (Canosa di Puglia), la zone di protezione speciale con siti d'importanza comunitaria ed il centro termale di Margherita di Savoia, il comprensorio di Canne della Battaglia, i luoghi della Disfida di Barletta, i parchi regionali dell'Alta Murgia e dell'Ofanto.

Il paradosso, il Comitato lo rasenta leggendo ancora che "da parte della regione, c'è stata anche la disponibilità, in alternativa, a valutare l'istituzione dell'alberghiero per il prossimo anno, monitorando nel frattempo l'andamento delle iscrizioni. Con la possibilità, intanto, se si vuole, di fare una sede distaccata dell'Istituto di Molfetta". Perdonate l'irriverenza ma se così fosse, la Provincia di Bari pagherebbe l'allestimento della sede coordinata dell'Alberghiero di Molfetta, nonostante venga allocata in città appartenente ad altra Provincia ? Ed in ogni caso c'è qualcuno poi che sia in grado di chiarirne la logica di detta affermazione? Non aggiungo altro anche perché si rasenterebbe l'idiozia, riuscendomi oltremodo difficile vedere il Sindaco Tarantini nei panni di Pinocchio, anche se devo ammettere che nell'immaginario collettivo Mastro Geppetto ha superato il suo autore Collodi, continuando a forgiare tutt'oggi ingenui bugiardi, sotto mentite spoglie».