Alberi Natale tranese 2005. "Dopo il danno dell’acquisto evitiamo la beffa"

Le proposte dei Verdi per salvare piante costate quasi 12mila euro

sabato 4 febbraio 2006
«Dobbiamo salvare dall'agonia gli alberi di Natale costati ai cittadini tranesi quasi 12mila euro». Il capogruppo dei Verdi di Trani, Michele di Gregorio, attacca l'amministrazione sulle manifestazioni natalizie. Ma propone anche soluzioni alternative per migliorare la situazione del verde pubblico e salvare l'investimento delle casse comunali, spostando gli alberi o permutandoli con specie più adatte al paesaggio tranese.

«La delibera dell'amministrazione comunale per le manifestazioni del Santo Natale 2005, evidenzia il consigliere del Sole che ride, ha visto uno stanziamento di 87mila euro senza evidenziare il costo di ogni singola manifestazione, ciò ha reso difficile capire il costo sopportato dal Comune di Trani per le singole iniziative e la delega dell'attività organizzativa all'AMET s.p.a., non si comprende a quale titolo, considerato che lo scopo sociale dell'azienda non prevede l'organizzazione di manifestazioni di promozione turistica. Ma ci preme in particolare sottolineare la situazione di circa 250 alberi della specie "Chomecipalis Leyland" acquistati per arredare le principali strade cittadine e costati alle casse comunali la modica cifra di 11mila 964 euro».



«Tale scelta si è rilevata assolutamente sbagliata ed inopportuna», attacca di Gregorio, «come palesemente constatato dai cittadini stessi, considerato che gli alberi per la loro mole, non hanno contribuito ad arricchire ed arredare le strade cittadine, come nelle intenzioni, sia per la loro precaria sistemazione (legati con filo di ferro a pali della luce, agli alberi piantumati sulla strada, ai pali dei segnali stradali), sia perché privi di ogni addobbo che potesse renderli effettivamente visibili».

Ma i Verdi lanciano proposte per il futuro degli alberi di Natale. «Sarebbe il caso, spiegano dal Sole che ride, di trovare una sistemazione idonea ai 250 alberi che eviti il protrarsi di uno spettacolo penoso (per le piante), a meno che qualcuno abbia pensato di lasciarli dove si trovano in modo da festeggiare in modo "degno" il Carnevale! Proponiamo, pertanto, di piantarli lungo il muro di recinzione che, lungo via Giovanni Falcone separa la strada dalla ferrovia, in modo da creare una lunga e rigogliosa siepe-barriera verde, che renderebbe gradevole dal punto di vista estetico il muro in cemento e costituirebbe una ottima barriera anti-rumore a favore dei residenti della zona. Nel caso in cui non dovesse individuarsi una zona idonea alla messa a dimora degli alberi acquistati, si potrebbe pensare di concordare con il vivaio fornitore, una "permuta" di questi ultimi con piante più adatte alle nostre città e più consone al nostro paesaggio "Mediterraneo", da utilizzare per arredare i tanti spazi urbani che abbisognano di un pizzico di verde (ad esempio la colata di asfalto della c.d. Piazza di via Napoli)».