Amet, quarantamila euro per redigere il piano industriale

E intanto il sito web della società è fuori uso da giorni

martedì 21 marzo 2017 7.55
Probabilmente non serviva una nota società internazionale di advisory per sapere che l'Amet ha bisogno di un partner privato per salvare il suo business, soprattutto nel settore dell'energia. Eppure, in tempi di crisi profonda, mentre i dipendenti protestano e anche il sito web dà forfait (da diversi giorni è inaccessibile), la società ha indetto e aggiudicato una procedura ristretta per la redazione del piano industriale, a 39 mila euro più Iva.

Se l'è aggiudicata per 32 mila euro più Iva, una nota società internazionale, che ha provveduto a redigere il business plan sulla base di input e informazioni forniti dalla stessa Amet. Peraltro, non attengono alla natura dell'incarico la verifica dei dati, il controllo fiscale o finanziario e nemmeno la previsione di eventi straordinari. Dunque la società ha messo insieme i dati forniti da Amet, fatto calcoli e redatto previsioni senza un particolare sforzo. Il tutto a quasi 40 mila euro. Se tutto ciò non bastasse, nonostante il carattere riservato e confidenziale del documento redatto, il piano industriale è ormai di pubblico dominio e in possesso di molte persone vicine a Palazzo di città.
Sito Amet