Amiu, il rinnovo dell'incarico di Guadagnuolo tra perplessità e sconcerto

Gallo (Libera Trani): «Violato l'articolo 19 della Carta di Pisa»

giovedì 21 giugno 2018
La vicenda del rinnovo dell'incarico all'ing. Guadagnuolo per il ruolo di amministratore unico dell'Amiu da parte del sindaco Bottaro non può che destare perplessità e sconcerto. La riconferma, infatti, segue di poche ore la notizia del rinvio a giudizio di Guadagnuolo, con l'imputazione di truffa, nel procedimento penale relativo ai lavori di adeguamento della condotta sottomarina. La decisione desta ancora più perplessità se si considera che l'amministrazione Bottaro ha aderito, con formale delibera, alla Carta di Pisa, codice etico elaborato da Avviso Pubblico allo scopo di rafforzare la legalità e la trasparenza nelle istituzioni degli enti locali, che fu proprio il nostro presidio dell'associazione Libera a proporre alla giunta e al consiglio comunale.

Nel codice in questione l'articolo 19, che regolamenta le nomine interne e in enti, consorzi e società, così dispone: "L'amministratore non può conferire nomine o incarichi a soggetti rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti voto di scambio e altri delitti contro l'ordine pubblico - ad eccezione degli articoli 414, n. 2 e 415 codice penale - estorsione, truffa, usura, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti e altri gravi reati ambientali."

E' evidente la violazione dunque della norma in oggetto, considerando l'avvenuto rinvio a giudizio dell'ing. Guadagnuolo proprio con un'imputazione per reato di truffa, compresa tra quelle indicate per l'esclusione dalla nomina in società pubbliche. Per tale ragione, chiediamo al sindaco di renderne conto alla cittadinanza.

Michele Gallo,
referente presidio Libera Trani