Atmosfera surriscaldata all'hub vaccinale di via Falcone. E non solo per le alte temperature estive
In molti arrivano al mattino, senza rispettare l'orario di appuntamento. E i volontari al controllo sono sempre di meno.
domenica 27 giugno 2021
17.09
Lunghe code a prima mattina, gente che arriva di buon ora e ben prima che aprano i cancelli, non rispettando gli orari di appuntamento ricevuti dalla Asl. Ci si accalca fuori al Palazzetto, e spesso "si pretende di entrare per ordine di arrivo, ma non è così" spiegano gli organizzatori della logistica. Come si legge nei cartelli e nelle comunicazioni ufficiali, "bisogna rispettare l'orario indicato per l'appuntamento, e non l'ordine di arrivo".
E così l'atmosfera si surriscalda, non soltanto per le alte temperature di questi giorni, e spesso volano urla, parole e spintoni: è accaduto l'altra mattina all'hub vaccinale di via Falcone, dove alcuni individui pare pretendessero di entrare prima dell'orario prescritto, inveendo contro il volontario che prestava servizio all'entrata. Ecco, "Il volontario", perché dai circa 50 fra donne e uomini (facenti parte delle diverse e sacrosante organizzazioni di volontariato che prestano la loro opera assolutamente in maniera gratuita) presenti nelle prime settimane delle operazioni vaccinali cominciate il 21 febbraio scorso, adesso se ne contano poco meno di una decina a prestare servizio.
Circa 900 vaccini al giorno, ogni giorno da quel giorno (tranne alcune isolate chiusure). Organizzazione logistica e coordinamento dei volontari praticamente perfetta, come numerosissime testimonianze lo sottolineano. Ma adesso c'è una fase di stanca, c'è bisogno di una nuova…iniezione di presenze. Non parliamo in questo caso del settore sanitario, ma di quello dell'assistenza nell'organizzazione logistica. Pare che proprio per ovviare a tale problema il sindaco Amedeo Bottaro abbia chiesto ufficialmente l'ausilio dell'Esercito, ma fino ad oggi non si sono viste nuove presenze. Eppure le operazioni vaccinali dureranno ancora a lungo. E ci vorrebbe una buona dose di ausilio, una o due, volendo.
E così l'atmosfera si surriscalda, non soltanto per le alte temperature di questi giorni, e spesso volano urla, parole e spintoni: è accaduto l'altra mattina all'hub vaccinale di via Falcone, dove alcuni individui pare pretendessero di entrare prima dell'orario prescritto, inveendo contro il volontario che prestava servizio all'entrata. Ecco, "Il volontario", perché dai circa 50 fra donne e uomini (facenti parte delle diverse e sacrosante organizzazioni di volontariato che prestano la loro opera assolutamente in maniera gratuita) presenti nelle prime settimane delle operazioni vaccinali cominciate il 21 febbraio scorso, adesso se ne contano poco meno di una decina a prestare servizio.
Circa 900 vaccini al giorno, ogni giorno da quel giorno (tranne alcune isolate chiusure). Organizzazione logistica e coordinamento dei volontari praticamente perfetta, come numerosissime testimonianze lo sottolineano. Ma adesso c'è una fase di stanca, c'è bisogno di una nuova…iniezione di presenze. Non parliamo in questo caso del settore sanitario, ma di quello dell'assistenza nell'organizzazione logistica. Pare che proprio per ovviare a tale problema il sindaco Amedeo Bottaro abbia chiesto ufficialmente l'ausilio dell'Esercito, ma fino ad oggi non si sono viste nuove presenze. Eppure le operazioni vaccinali dureranno ancora a lungo. E ci vorrebbe una buona dose di ausilio, una o due, volendo.