Buche e strade dissestate, interviene il comitato di quartiere di via Andria

I residenti: «Bisogna proseguire l'attività di riparazione nella zona dei "Grandi laghi"»

mercoledì 16 marzo 2016 10.15
«Era il 2 marzo - ricorda il comitato di quartiere di via Andria - quando sul profilo pubblico del primo cittadino, Amedeo Bottaro, apparve il seguente post: "La ditta oggi sta lavorando in piazza Madre Teresa di Calcutta. A seguire: largo Romania, via Jugoslavia, via Cecoslovacchia, via Ungheria, largo Turchia, via Polonia, viale Russia, viale Germania, via Salvemini, via Gran Bretagna, via Grecia, via Danimarca, via Lussemburgo". Da allora sono trascorsi ben tredici giorni e, presumibilmente, il quartiere "Europa" dovrebbe essere sistemato». A denunciarlo il comitato di quartiere Via Andria, che per evitare una procedura a "macchia di leopardo" consiglia di proseguire l'attività di riparazione delle buche nella zona dei "Grandi laghi".

«Il riferimento - spiega il comitato - è a via Giuseppe Pappolla per la quale non serve aggiungere null'altro se si lascia cadere lo sguardo sulla strada. Continuando a scrivere utilizzando sarcasticamente riferimenti geografici di grande rilevanza turistica, va detto che non bisogna fare molta strada, anzi appena qualche metro, per notare la maestosità del pino pendente che "gioca" a braccio di ferro con il lampione di Largo Petrarca».

E ancora: «Gli amanti della gincana, sono invitati a percorrere via Maraldo da Trani mentre, seppur carente di servizi logistici adeguati, piazza Kolbe si presta molto bene come tracciato per i cultori del Trial e delle discipline equilibristiche, visti i cavi d'acciaio tesi tra i pini ivi presenti affinché siano, per così dire, in sicurezza, mentre le loro radici spaccano sia la pavimentazione dei marciapiedi, arrivando a minare la stabilità di alcuni pilastri portanti di palazzi, che il manto stradale».

Il comitato ricorda anche che piazza Kobe, così come via Pappolla, «sono luoghi per la presenza di scuole, chiesa ed ufficio postale, di forte affluenza pedonale e traffico automobilistico. Mezzi e persone che a causa dello stato pietoso in cui versano strade e marciapiedi, possono rispettivamente riportare danni o subire infortuni con tutto ciò che ne consegue per l'amministrazione». Ancora una volta il comitato di quartiere di via Andria affida ai mezzi d'informazione la denuncia dello stato di degrado in cui versa il quartiere «con l'auspicio che venga ascoltato dall'amministrazione per evitare che il quartiere sia trattato come ghetto cittadino, anche se la storia afferma proprio questo, in particolar modo da quando è stato murato il passaggio a livello di via Andria».

«Per tanto - conclude il comitato - l'amministrazione a mettere in campo politiche ed atti tali per garantire una buona "pedonabilità e viabilità" del quartiere a discapito delle attività turistico-sportive precedentemente menzionate».