Cani in villa, Orciuolo: «Ennesimo sfregio a uno dei gioielli della città»

L'ex presidente Confesercenti contro l'ordinanza e i padroni incivili

domenica 20 novembre 2016
«Sembra che a Trani non esistano altri problemi se non quello dei cani. Non si fa altro che parlare di cani nella villa comunale: "Da ieri la villa comunale finalmente ha riaperto alle passeggiate dei cani a guinzaglio", il tutto sotto il controllo del direttore dei giardini Giuseppe Merra. Altro giorno, altro articolo : "Cani nella villa comunale con restrizioni all'accesso" a seguito di un'ordinanza comunale. Ancora: "Cani nella villa solo in presenza di un vigile urbano"». Cosi Andrea Orciuolo, già presidente Confesercenti, commenta la recente ordinanza che permette anche agli amici a quattro zampe di entrare nella villa comunale.

«Ma non vi vergognate? Non avete nulla da fare in questa amministrazione se non parlare di cani (con tutto il rispetto per questi animali)? Fatela finita, via i cani dalla villa! Anzi, via i padroni incivili dalla nostra villa! A mio parere, questa "concessione" è un autentico sfregio ai danni della villa che rappresenta uno dei pochi gioielli della nostra città. Dovete ricordarvi - continua - che essa appartiene prima di tutto ai cittadini (alle mamme, ai bambini, agli anziani ecc…) che hanno il diritto di trascorrere momenti di tranquillità in un ambiente sano, sicuro e soprattutto pulito. Non sono sufficienti le lamentele dei guardiani della villa che ogni giorno trovano deiezioni canine in tutte le aiuole? E' vergognoso sentire parlare in consiglio comunale dell'eventualità di affidare il controllo di questa situazione anche ad un vigile urbano, il cui lavoro dovrebbe essere ben altro. Vorrei ricordare al dirigente Giovanni di Donna, il quale, senza esitare, ha rispolverato la legge regionale n.15/2000 che ha concesso l'ingresso dei cani in villa, che l'articolo n.17 della suddetta legge parla di sanzioni che vanno dai 25 ai 516euro per tutti i padroni che adottano un comportamento incivile».

Secondo Orciuolo, «sarebbe un'ottima scelta, invece, seguire l'esempio di alcuni comuni limitrofi che possiedono aree verdi interamente ed esclusivamente dedicate ai cani. Al signor sindaco, all'assessore Di Gregorio chiedo, per il bene della nostra città, di applicare senza esitazione questo articolo n. 17 della legge regionale n.15/2000 (che è stato applicato in un primo momento, ma poi completamente dimenticato). E smettiamola di parlare solo di cani, Trani è spenta, ha bisogno di ripartire….e non si riparte dai cani!».