Casa di riposo Vittorio Emanuele, finanziamento a rischio

Da un anno la Regione non nomina il commissario. E il Consiglio di Amministrazione ha perso tutti i pezzi

giovedì 28 giugno 2012 14.42
La ristrutturazione della Casa di riposo Vittorio Emanuele II è seriamente a rischio. Il finanziamento di tre milioni di euro, concesso dalla Regione Puglia per realizzare la nuova struttura, potrebbe non essere più erogato perchè l'Ente è privo del Consiglio d'amministrazione e del suo presidente, che ha rassegnato le dimissioni oltre un anno fa.

Il gruppo consiliare dell'Unione di centro di Trani attraverso un'interrogazione consiliare, ha chiesto ufficialmente al sindaco come possa essere successa una cosa del genere e di chi siano le responsabilità.

Il problema della gestione della Vittorio Emanuele è esploso ad agosto del 2011 con le dimissioni di Giovanni Abbattista. L'avvocato molfettese, alla guida del CdA dall'aprile del 2007 (dapprima come commissario straordinario e poi come presidente) aveva rassegnato le dimissioni dalla carica, esplicitando le motivazioni in una lettera inviata al presidente della giunta regionale, all'assessore ai servizi sociali della Regione Puglia ed al sindaco di Trani. Per fronteggiare l'emergenza, era stato conferito il potere di firma al vice presidente, Giuseppe Nardò che si è dimesso in questi giorni per motivi di incompatibilità (suo figlio, Salvatore, è stato nominato assessore). Nel Consiglio d'amministrazione è rimasto soltanto un componente (Tommaso Cannone) in virtù delle dimissioni anche di Nicola Quinto ed Ornella Gelso. In tutto questo, da un anno si attende che la giunta regionale nomini il successore di Abbattista.