«Chi critica Tarantini non ricorda la Trani di 10 anni fa»

Parla Raimondo Lima. «Operamolla? Se fossi un militante di sinistra mi indignerei»

giovedì 4 agosto 2011
«Identità, merito, e partecipazione». E' questa la rivoluzione targata Nuova Italia. A Roma, per il tradizionale campo dei giovani del PdL facenti capo a Gianni Alemanno e all'area della destra identitaria e sociale, erano presenti anche i militanti di Trani del circolo presieduto dal 25enne tranese Raimondo Lima.

Identità, merito e partecipazione: questa è la ricetta per il PdL del futuro. Alla nostra redazione, durante una pausa caffè all'Extra bar, Lima approfondisce i concetti: «E' da queste componenti – dice - che bisogna far ripartire un partito articolato come il Popolo della Libertà, del quale ambiamo ad essere attivamente protagonisti. Non sono preoccupato della situazione attuale. I problemi si risolveranno di colpo dopo la fase congressuale. Le ingessature delle sezioni locali non sono altro che la derivazione delle fasi di assestamento del partito a livello nazionale. Il congresso metterà ordine e darà nuovo slancio all'attività delle sezioni».

A Trani l'onda di malumore cresce. Lima difende l'azione dell'amministrazione. «E' facile lamentarsi, è molto più difficile amministrare. Chi critica Tarantini non ricorda com'era Trani 10 anni fa. Non è una frase fatta, ma la realtà. Molte cose vanno migliorate, occorre più attenzione nelle tematiche sociali e con questo spirito bisogna guardare alla prossima tornata elettorale. Il centrodestra deve presentarsi con una classe politica preparata e con un sindaco politicamente forte, a prescindere dal metodo che si utilizzerà per la scelta del candidato».

Il dirigente regionale e presidente territoriale di Nuova Italia chiude la porta a soggetti attinti dalla cosiddetta società civile. «Sia il centrodestra che il centrosinistra hanno al loro interno delle figure che possono ricoprire ruoli di rilievo nella prossima consiliatura. Non voglio entrare in casa altrui, ma se fossi un militante di sinistra sarei indignato dal tentativo di legittimazione della candidatura di Operamolla perché certificherebbe il fallimento in blocco dell'attuale classe politica dei partiti del centrosinistra di Trani e della minoranza in Consiglio comunale».

Con l'arrivo delle amministrative, è lecito immaginarsi la stucchevole corsa alla candidatura nelle liste, molte delle quali assolutamente improvvisate. Lima, impegnato in politica da 10 anni, auspica un ritorno al passato: «Politici non ci si improvvisa. Bisognerebbe premiare la militanza e l'impegno. Diciamo no alle candidature per fini personali. Va restituita dignità al ruolo di consigliere comunale, oggi, troppo spesso, deriso e sminuito».

Questi concetti sono pane quotidiano nella sezione tranese di Nuova Italia. Fra le battaglie del prossimo autunno, Lima evidenzia quella dell'identità nazionale, per la giustizia sociale e la difesa del lavoro in Italia contro ogni forma di delocalizzazione in altri Paesi per soli fini speculativi.