Loculi e ossario del cimitero abitati da api e vespe
L'apicoltore le rimuove: costo 200 euro per il Comune
mercoledì 10 febbraio 2016
11.55
Nella città di Trani tutto può accadere. Anche in un luogo infinitamente tranquillo come il cimitero, in alcuni giorni si possono verificare degli imprevisti molto fastidiosi. A gennaio, l'assordante silenzio del camposanto tranese è stato bruscamente interrotto dal rumoroso ronzio di api e vespe. Un loculo ossario (ormai vuoto), a circa dieci metri di altezza, vicino alla cappella dell'Annunziata era stato affittato a buon prezzo a un favo d'api; un altro aveva preso casa nella facciata principale della Chiesa madre; mentre altre due famiglie di api e vespe erano riuscite a sistemarsi in un loculo anche questo vicino alla cappella dell'Annunziata. Le nuovi ospiti del cimitero entravano e uscivano indisturbate dai loculi, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Ma il comune è corso ai ripari.
Un apicoltore barese, a gennaio, aveva provveduto alla rimozione e al successivo trasporto di queste piccole ex amiche del cimitero. A distanza di un mese circa dal suo lavoro, l'apicoltore ha ottenuto duecento euro dal Comune di Trani.
Un apicoltore barese, a gennaio, aveva provveduto alla rimozione e al successivo trasporto di queste piccole ex amiche del cimitero. A distanza di un mese circa dal suo lavoro, l'apicoltore ha ottenuto duecento euro dal Comune di Trani.