Comitato Pozzopiano: «La gente comincia ad avere paura»

E' necessario «far sentire ai cittadini la presenza delle Istituzioni. Non lasciateci soli»

giovedì 24 giugno 2021 10.05
"Fa male leggere un titolo come "Far west a Pozzopiano" ma purtroppo fotografa bene la situazione che viviamo da anni, quotidianamente, in quello che è solo sulla carta un quartiere residenziale e solo apparentemente tranquillo": il Comitato di quartiere Pozzopiano, di cui è presidente Rosanna Nenna, con una nota a firma del direttivo interviene sulla situazione che orami da troppo tempo si registra in quell'area a sud della città.

"Lo abbiamo denunciato più e più volte, a bassa e ad alta voce, il fatto che il numero dei furti di auto e in appartamento a "Pozzopiano" erano all'ordine del giorno e che i residenti non si sentivano tranquilli ma le nostre parole sono rimaste inascoltate. Eravamo diventati come "il grillo parlante" di Pinocchio: petulanti, insistenti, esagerati e fastidiosi. Poi è arrivato il grido d'allarme del Procuratore Nitti, capo dell'ufficio giudiziario di Palazzo Torres, e l'appello di Mons. D'Ascenzo che avevano posto in risalto la vulnerabilità della provincia di Barletta-Andria-Trani, nonché del circondario del Tribunale, qualificandoli come «depredati dalle mafie e assenti nell'agenda nazionale».

E si arriva all'escalation di questi giorni: roghi, furti tentati e sventati e addirittura una sparatoria. La misura è davvero colma e non si può più attendere: la gente comincia ad aver paura. Non è nostra intenzione puntare il dito contro qualcuno o qualcosa proprio perché le cause sono molteplici e il problema è complesso e non riguarda solo un quartiere della città di Trani ma un intero territorio. Nitti ricorda che il vulnus della Bat sarebbe nell'assenza dei principali presidi delle forze dell'ordine, dalla questura ai comandi provinciali di Carabinieri e Finanza. La Bat offre il fianco alle mafie un po' da tutte le parti, per una carenza strutturale che non consente alle forze dell'ordine e alla magistratura di contrastare i fenomeni criminali. Consci di questa situazione generale e della sua gravità, ci uniamo all'appello fatto da Don Mimmo Gramegna, parroco della Chiesa dello Spirito Santo, chiedendo che il problema venga considerato con la serietà che merita. Quello che si chiede all'Amministrazione, in questo momento, è di far sentire ai cittadini la presenza dello Stato e delle Istituzioni, di non lasciarci da soli".