Comune di Trani, 20mila euro per 20 targhe
Altre spese per il secondo piano del Palazzo. Al momento la ristrutturazione è costata quasi 200mila euro
giovedì 10 febbraio 2011
Mille euro a targa, per un totale di venti targhe. Che, in tutto, fanno ventimila euro. L'ultima spesa discutibile a Palazzo di città riguarda le targhe per indicare uffici e settori del Comune. Sono in rame (tipo quelle già affisse davanti a chiese e monumenti) e finora ne sono state sistemate venti agli ingressi dei vari settori o uffici, per un importo complessivo di quasi 20mila euro tra fornitura, posa in opera e manodopera. Una spesa che, probabilmente, avrebbe anche senso in un edificio pubblico sistemato e ripulito. Ma a oggi questa è una prerogativa che compete a un'unica zona: il gabinetto del sindaco.
Al momento la ristrutturazione – in base alle determine finora note – è costata quasi 200mila euro, compresi i nuovi e moderni arredi della stanza del sindaco Giuseppe Tarantini, della sala giunta, della segreteria e del corridoio. In questo caso è un lungo elenco di stranezze, a cominciare dal fatto che i lavori di ristrutturazione sono stati disposti solo a luglio, ma nel marzo precedente il sindaco Giuseppe Tarantini aveva raccomandato – con una lettera ufficiale - al comandante dei vigili, agli assessori a polizia municipale e personale e al cerimoniere di Palazzo di città di provvedere agli arredi della sala giunta e a quelli dell'ufficio di gabinetto in quanto «non idonei al ruolo istituzionale che tali locali devono rivestire nell'ambito dell'organizzazione dell'ente locale».
Morale: ai 99.900 euro della gara vinta da un'azienda di Trani, si devono aggiungere i 69.552 euro di un'integrazione di dicembre scorso, ma anche i 14mila euro di una determina di marzo (per soli arredi) e poi gli oltre 11.500 di dicembre. Insomma, un pozzo senza fondo. Tutto a vantaggio - manco a dirlo - di un'unica azienda.
Molto meno costeranno i lavori per sistemare l'area dei servizi sociali, al piano terra, peraltro cofinanziati dalla Regione.
Al momento la ristrutturazione – in base alle determine finora note – è costata quasi 200mila euro, compresi i nuovi e moderni arredi della stanza del sindaco Giuseppe Tarantini, della sala giunta, della segreteria e del corridoio. In questo caso è un lungo elenco di stranezze, a cominciare dal fatto che i lavori di ristrutturazione sono stati disposti solo a luglio, ma nel marzo precedente il sindaco Giuseppe Tarantini aveva raccomandato – con una lettera ufficiale - al comandante dei vigili, agli assessori a polizia municipale e personale e al cerimoniere di Palazzo di città di provvedere agli arredi della sala giunta e a quelli dell'ufficio di gabinetto in quanto «non idonei al ruolo istituzionale che tali locali devono rivestire nell'ambito dell'organizzazione dell'ente locale».
Morale: ai 99.900 euro della gara vinta da un'azienda di Trani, si devono aggiungere i 69.552 euro di un'integrazione di dicembre scorso, ma anche i 14mila euro di una determina di marzo (per soli arredi) e poi gli oltre 11.500 di dicembre. Insomma, un pozzo senza fondo. Tutto a vantaggio - manco a dirlo - di un'unica azienda.
Molto meno costeranno i lavori per sistemare l'area dei servizi sociali, al piano terra, peraltro cofinanziati dalla Regione.