Comunità per minori a rischio, il Consiglio decide
Il progetto è rivolto alle vittime di abusi e gravi maltrattamenti. Il centro dovrebbe sorgere sulla Trani-Corato
venerdì 5 agosto 2011
Si riunisce alle 16.30 il Consiglio comunale di Trani. Due soli punti all'ordine del giorno. Particolare attesa per l'approvazione del progetto per la realizzazione sulla Trani-Corato (in territorio di Trani) di una comunità di pronta accoglienza per bambini vittime di abusi e gravi maltrattamenti. L'iniziativa è portata avanti dalla comunità Oasi 2 di Trani: si tratta di una struttura che punta alla eccellenza in un campo del tutto particolare.
Più di 205 (secondo i dati della Regione Puglia) sono i minori fuori famiglia nella provincia Bat, quei minori che per motivi legati spesso a vicende giudiziare, vittime, in qualche caso inconsapevoli, sono costretti a lasciare la propria famiglia di origine. Di questi bimbi, di questi ragazzi, si occupano i servizi sociali, o il tribunale per i minori. Nella maggior parte delle volte il bimbo è accolto in comunità educative, oppure in comunità familiari, oppure in case famiglia, o in case di prima accoglienza.
Ci sono molte tipologie di strutture pronte ad accogliere chi è vittima di violenze o abusi eppure i numeri ci dicono che sono ancora troppo poche per venire incontro ad un così particolare problema. Il centro pensato dalla comunità Oasi 2 San Francesco andrebbe a colmare questo deficit garantendo, da un lato, l'aumento sostanziale dei servizi, dall'altro un adeguamento verso gli obiettivi che la Regione Puglia si è data per quanto riguarda il sociale.
Più di 205 (secondo i dati della Regione Puglia) sono i minori fuori famiglia nella provincia Bat, quei minori che per motivi legati spesso a vicende giudiziare, vittime, in qualche caso inconsapevoli, sono costretti a lasciare la propria famiglia di origine. Di questi bimbi, di questi ragazzi, si occupano i servizi sociali, o il tribunale per i minori. Nella maggior parte delle volte il bimbo è accolto in comunità educative, oppure in comunità familiari, oppure in case famiglia, o in case di prima accoglienza.
Ci sono molte tipologie di strutture pronte ad accogliere chi è vittima di violenze o abusi eppure i numeri ci dicono che sono ancora troppo poche per venire incontro ad un così particolare problema. Il centro pensato dalla comunità Oasi 2 San Francesco andrebbe a colmare questo deficit garantendo, da un lato, l'aumento sostanziale dei servizi, dall'altro un adeguamento verso gli obiettivi che la Regione Puglia si è data per quanto riguarda il sociale.