Consiglio comunale, De Laurentis chiede lumi sulla gara per il verde pubblico

Tommaso Laurora: «A Trani troppe cooperative di tipo B»

lunedì 10 febbraio 2014 17.54
Per Tommaso Laurora (Uniti per Trani) c'è un problema riguardo i tecnici dell'amministrazione: «Ci sono dirigenti fenomeni che hanno vinto tre concorsi. Vengono a Trani sapendo che dovranno andare via perciò non si assumono responsabilità per alcune questioni. Ma partecipano a commissioni per gare d'appalto, come quella per la vigilanza, pur non avendone competenza. Il dirigente dell'Ufficio tecnico lo chiamerò "il fuggitivo": ha presentato il piano delle opere pubbliche, macchiato da vizi, ha proposto provvedimenti che contrastano con quanto richiesto dal consiglio comunale, poi è sparito. C'è bisogno di una svolta dal punto di vista della forza produttrice che l'amministrazione dovrebbe avere». A Trani, poi - ha notato Laurora - c'è un esubero di cooperative di tipo B, un "numero mai visto in altre città": «In questo modo come si fa a dare lavoro a tutte anche a quelle che svolgono altri servizi?». Capitolo assunzioni. «Ci sono uffici, che forse per la troppa voglia di fare, sono vuote. E non danno le risposte ai cittadini che prima davano". "Nella nostra città - ha proseguito Lauora - non ci sono più opere pubbliche. E poi al segretario chiedo risposte su uno studio fatto, in collaborazione con l'Università di Corfù, per il monitoraggio del campanile della cattedrale. E' stata impiegata un'ingente cifra, ovvero 30mila euro, ma come sono state suddivise tra le parti, che ruoli sono stati svolti?».

Una vicenda su cui ha chiesto lumi anche il consigliere comunale del PD, Domenico De Laurentis. Sulle cooperative, «c'è - lamenta De Laurentis - una deriva molto grave». Sui lavori per il verde pubblico, il consigliere ha evidenziato cifre anomale ponendo più di un interrogativo: «Un appalto del genere è regolare, si sta facendo un illecito riguardo il frazionamento dei lotti? E' normale una spesa di 300mila euro? Sono coinvolti tutti i giardini pubblici? Sembra - ha concluso - che si debba intervenire su una seconda città».

Michele Scagliarini (Forza Italia): «Su quanto accaduto all'ufficio tecnico, dove il dirigente è partito dopo soli due mesi, ha fatto fare una brutta figura al sindaco e ha creato disagi ai cittadini. Oggi l'ufficio è scoperto e questo per la nostra città non è un aspetto positivo. Anche l'ex consigliere del Pdl, ha toccato l'argomento Amet: «L'azienda va rilanciata con una seria programmazione ed un piano industriale: noi dovremmo dare delle indicazioni sui settori su cui puntare».