Consiglio Comunale, la città aspetta: già sul tavolo i dibattimenti del futuro

In apertura, tra impazienze e cambiamenti, tanti i temi di urgente interesse

giovedì 17 aprile 2014 5.02
A cura di Vincenzo Membola
L'ultima volta che si erano incontrati tra quei banchi Letta era ancora al governo (seppur traballante), Bruno Barbieri animava la cucina di Masterchef e non le strade tranesi, il Bari Calcio era in crisi profonda e sotto il dominio Matarrese. Insomma, una vita fa. Forse per questo tanto pubblico animava la sala, la diretta streaming partiva in anticipo e il presidente del consiglio Ferrante si esibiva, suo malgrado, in uno spezzone degno di Blob. Il sindaco in ritardo, un attimo di commozione per il dipendente comunale in pensione, per tanti anni al centralino, Vito Mariano, nuovi gruppi che si creano e non (gruppo misto dove sei?), si può cominciare.

Proprio l'inizio di questa seduta pre-pasquale porta in dono i temi che si renderanno protagonisti dei prossimi mesi di lavoro dell'amministrazione. Su tutti, la programmazione estiva e turistica. Con la bella stagione alle porte e gli strascichi di quella passata ancora in giro (mentre si affacciano le nuove edizioni di Tif e Trani a Gogo, qualcuno aspetta ancora tutti gli incartamenti delle vecchie), tanto c'è ancora da fare. Il problema del parcheggio dei pullman turistici, tanto caro al neo-capogruppo Udc-Ncd Tortosa, sarebbe in via di risoluzione: Di Marzio e Sotero avrebbero pronta la delibera, chiuderebbe in tempi brevi la fastidiosa situazione delle lunghe autovetture che periodicamente affannano le strette strade tranesi. Per quanto riguarda il piano coste, si attende la bozza dei progettisti per aprire il dibattito: se ne farà una ragione, per ora, l'ex segretario del Pd cittadino Tommaso Laurora. Per non parlare delle attività attrattive a carattere culturale: senza l'assessore preposto, meglio non aprire un'altra dolorosa ferita.

Al secondo gradino del podio si piazzano, purtroppo, le municipalizzate. Amiu e Amet non sembrano soddisfare appieno nessuno, neanche il sindaco Riserbato che ha da poche ore rinnovato il Cda della seconda. La privatizzazione viene rilanciata da diverse voci, un commissario e/o un manager lontani da nomine politiche potrebbero far felici tutti, dipendenti in agitazione compresi. La medaglia d'argento se la contende anche il problema occupazione. Come dice il consigliere Paolillo, il lavoro il Comune può solo favorirlo, ma la drammatica situazione vissuta dai 16 vigili sembra ben lungi dalla felice conclusione. Amministrazione e cittadinanza se li riprenderebbero tutti e subito, sia chiaro: i ranghi ridotti della Polizia Locale, la recente cronaca lo conferma, non fanno dormire sonni tranquilli a tutta Trani.

La sanità, Villa Dragonetti e il controllo della spesa pubblica completano il cerchio: il solo "cappello" del consiglio comunale di ieri basterebbe a soddisfare gli ordini del giorno di parecchie sessioni a venire. I tredici consiglieri intervenuti, dall'umore e dalla tensione che si è avvertita per tutto il tempo, sono solo la punta dell'iceberg. A questo punto, resta da sperare che l'amministrazione prenda questi quattro giorni di riflessione personale, religiosa e politica molto sul serio. La nuova settimana troverà una città sempre più provata dalle mille questioni irrisolte. Chissà che non avvenga anche per lei l'attera Resurrezione!