Continua la battaglia delle aule, botta e risposta tra De Amicis e Beltrani

Il dirigente Scotto chiarisce l'altra faccia della medaglia

martedì 28 aprile 2015 7.15
A cura di Martina Tortosa
Pochi giorni fa, il dirigente scolastico, Paola Valeria Gasparro, a nome dell'intera scuola primaria De Amicis, ha inoltrato al prefetto della Bat, Clara Minerva, una protesta formale. La Gasparro, nello specifico, si è opposta alla decisione del commissario di Trani di assegnare, all'interno dell'edificio San Paolo (per l'anno scolastico 2015/2016), cinque aule alla scuola De Amicis e 8 aule al Quarto Circolo Didattico Beltrani. Dopo aver ascoltato le ragioni della contestazione da parte del dirigente Gasparro, oggi, daremo voce all'altra faccia della medaglia, al dirigente scolastico della Beltrani, Gaetano Scotto.

«A seguito della verifica dei Vigili del fuoco - ha dichiarato Scotto - è emersa l'esigenza che le aule utilizzate contemporaneamente dalla scuola dell'infanzia De Amicis e dalla scuola Beltrani fossero ben compartimentate in settori non contigui, e ciò per garantire ai piccoli alunni le garanzie operative di sicurezza. Perché ciò avvenisse, si dovevano prevedere due distinti settori entro cui sistemare i due diversi ordini di scuola e di appartenenza giuridica.

Qualche tempo addietro, poi, dal Quarto Circolo Beltrani era stata richiesta, alla Asl e al Comune, la messa a norma degli ambienti dedicati alle classi a tempo pieno. Per effetto dei controlli eseguiti, si deve procedere, in tempi abbastanza rapidi, al non utilizzo, a fini didattici, di cinque aule. Di conseguenza, vi è la necessità di usufruire, per l'immediato futuro, di aule presso l'istituto San Paolo, non essendoci altre disponibilità nella sede centrale della Beltrani.

Si comprenderà - prosegue il dirigente Scotto - l'esigenza di assegnare al Quarto Circolo Didattico otto aule, in un'ala dell'edificio San Paolo, e al Primo Circolo le restanti cinque aule, individuate presso lo stesso istituto, ma in un diverso settore, per evitare, così, la contiguità di età diverse e garantire a tutti gli alunni frequentanti le necessarie prerogative di sicurezza in caso di emergenze, come già anticipato in precedenza».

Il dirigente della Beltrani ha chiarito, inoltre, che le otto aule non saranno utilizzate come laboratori, come è stato forse erroneamente interpretato, e sottolinea che non è stato riconosciuto alcun percorso privilegiato, in quanto operazione doverosamente di esclusiva pertinenza degli enti pubblici.