Contratto di quartiere, con la piscina una zona commerciale

Sgobba: «Prime opere di urbanizzazione secondaria a partire dal 2011»

lunedì 29 novembre 2010
Il Consiglio comunale ha approvato con 35 voti favorevoli ed 1 solo contrario (5 gli assenti) la proposta di variante plano volumetrica ed il progetto preliminare della piscina coperta polivalente. Come già scritto da Traniweb, la variante prevede uno spostamento di volumetrie in modo da rendere più appetibile il bando per l'aggiudicazione del lotto del Contratto di quartiere non ancora assegnato e che sarà messo a gara nelle prossime settimane.

La variante al piano permette di aggiungere all'area residenziale pubblica un complesso commerciale di 1262 metri quadrati da realizzarsi vicino la piscina per rendere più attraente agli investitori il lotto non aggiudicato (e senza aumento di volumetrie). La piscina sarà realizzata mediante il ricorso alla formula del partenariato tra pubblico e privato (la metà dell'opera sarà finanziata dall'impresa aggiudicataria del lotto, l'altra metà invece sarà a carico del promotore privato che dovrà realizzarla beneficiando, di contro, di una gestione trentennale).

La presenza in aula dell'architetto Michele Sgobba (consulente del progetto) ha permesso ai consiglieri di porre tutta una serie di domande sui procedimenti amministrativi e sui costi. In primis, il quadro finanziario: «Quando nel 2004 presentammo il progetto di riqualificazione di Sant'Angelo – ha spiegato Sgobba – tutte le opere da realizzarsi avevano copertura finanziaria. Purtroppo andavamo compiuti degli ulteriori passaggi burocratici con la Regione ed il Ministero. In sei anni c'è stata la drastica diminuzione del valore del denaro. I costi sono lievitati ed è andato in fumo il 35% delle risorse. Ora dobbiamo far presto con l'assegnazione dell'ultimo lotto e, più in generale, con l'inizio dei lavori di tutti gli interventi previsti. C'è bisogno di un grande sforzo da parte degli uffici ma contiamo di completare velocemente le procedure di espropriazione, di progettare e porre in essere i primi interventi di urbanizzazione secondaria già dall'inizio del nuovo anno. Troppo tempo non si può più perdere anche perché sono già pronte le prime abitazioni».