CUP, cardiologia, ospedale e liste d'attesa

Storie di ordinaria disorganizzazione - confusione.

venerdì 14 marzo 2008
«Ore 10. Il medico di base ritiene necessaria una visita specialistica, nello specifico visita cardiologica - pertanto mi prepara l'impegnativa con la prescrizione. Me la consegna ricordandomi la possibilità di effettuare la prenotazione presso una farmacia, cosa di maggiore praticità e comodità rispetto al dover raggiungere il centro unico prenotazione CUP situato presso l'ospedaletto. Ulteriore precisazione: mi consiglia di specificare, nel richiedere la prenotazione, che vorrei, se possibile, effettuare la visita presso l'ambulatorio di cardiologia che si trova appunto nell'Ospedaletto in cui sono presenti due cardiologi che, gli risulta, dovrebbe consentire tempi "ragionevolmente" rapidi. Mi rivolgo quindi ad una farmacia cittadina che, dopo le verifiche, mi dice che la prima data disponibile è il 30 luglio 2008 presso l'ospedale di Andria. Alla mia sorpresa e alla mia cortese richiesta di ulteriore verifica l'operatore addetto traffica a lungo, parla di "codici" da cambiare... , mostrando una notevole incertezza e infine mi conferma la data precedente.
Decido di recarmi presso il CUP dell'Ospedaletto, dove mi fanno una prenotazione per il 30 aprile 2008 presso l'ambulatorio locale. Chiedo perchè la stessa disponibilità non fosse presente anche nei dati della farmacia: prima risposta sgarbata: non lo so.
Prendo la prenotazione e nell'allontanarmi vedo che in fondo al foglio c'è la dicitura: "il paziente è stato informato che la prima data disponibile è il 12 marzo 2008". Con sorpresa ritorno allo sportello per avere la certezza di avere capito bene, inoltre non è vero che la cosa mi è stata segnalata, ma l'ho vista per caso: aggressivo e sgarbato l'operatore ripete che «ormai la giornata è finita è quindi non è possibile fare la visita».

Provo educatamente a far presente che non sono neanche le ore 12, ma la risposta è la stessa. E' difficile pensare che una giornata di lavoro si concluda alle ore 12. indipendentemente poi dalla reale disponibilità dell'appuntamento.» Ci sembra utile e giusto segnalare questo episodio, che, al di là della inutile e triste maleducazione e mancanza di collaborazione e di rispetto per le esigenze dei cittadini/pazienti di operatori pubblici e privati, segnala il non funzionamento di uno strumento nato per snellire e rendere più agevoli i già difficili rapporti tra il cittadino e il SSN.