Dare voce a chi non ha voce: ecco l'associazione Isaac Puglia
Anche a Trani un aiuto concreto per abbattere le barriere del silenzio
domenica 29 maggio 2016
11.43
Tra sorrisi, desiderio di lottare e voglia costante di andare avanti, nonostante tutto, è stata presentata, per la prima volta a Trani, l'associazione Isaac Puglia. Dare voce a chi non ha voce è lo scopo di questa grande famiglia. Tramite sportelli, laboratori e corsi organizzati in tutta Italia, l'associazione si occupa di fornire le basi della comunicazione aumentativa alternativa per garantire un solido aiuto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi. L'intervento prende il via dalla formazione degli insegnanti e, soprattutto, dall'ascolto delle famiglie. Uno sguardo, a volte, può essere molto più potente di mille parole. I membri dell'associazione, con ogni mezzo, cercano di aiutare le persone a comunicare, mirando all'inclusione, alla solidarietà, alla possibilità di arricchimento e cercando di eliminare, una volta per tutte, la barriera del disagio e della solitudine.
L'associazione è sempre alla ricerca di una soluzione su misura per ogni persona, utile in ogni momento della vita. «La singla dice già tanto», ha spiegato uno dei referenti dell'associazione, il neurologo Damiani. «Isaac - ha continuato - indica la società internazionale che si occupa di attività di comunicazione aumentativa alternativa. L'associazione, dunque, si preoccupa di costruire progetti di comunicazione verbale, e soprattutto non verbale, in persone che, o per nascita o per una disabilità acquisita, non possono comunicare attraverso la parola. Queste persone hanno bisogno di linguaggi alternativi o naturali come possono essere i gesti, lo sguardo, le indicazioni, la mimica oppure attraverso ausili a bassa o alta tecnologia».
Isaac non è completamente estranea al territorio tranese. Lo scorso inverno, infatti, la scuola elementare De Amicis ha ospitato il corso di formazione sulla "Comunicazione aumentativa alternativa". «Il corso - ha affermato Damiani - è stato il primo in una scuola tranese. È stato fortemente voluto da una mamma, Francesca, senza il cui supporto e la sua insistenza non credo avrebbe potuto prendere il via. Il corso era rivolto principalmente alle insegnanti delle scuole, ma era aperto anche a docenti esterni e genitori. Tendiamo ad organizzare corsi il più aperti possibile proprio perché la comunicazione non interessa una sola disciplina ma tutti gli ambiti di vita e di studio. Sono stati effettuati otto incontri, tenuti da professionisti diversi, e la stessa dirigente scolastica ci ha detto che le richieste sono state talmente tante da pensare ad una replica per il prossimo autunno. Siamo in attesa di conferme ma, a prescindere da questo, c'è un gruppo di formazione che ci ha chiesto di organizzare sul territorio altri corsi».
Chiunque, genitori o insegnanti, abbia bisogno di un aiuto concreto da parte dell'associazione può consultare il sito internet di Isaac Italy e creare un contatto, tramite mail, con i referenti dei gruppi regionali.
L'associazione è sempre alla ricerca di una soluzione su misura per ogni persona, utile in ogni momento della vita. «La singla dice già tanto», ha spiegato uno dei referenti dell'associazione, il neurologo Damiani. «Isaac - ha continuato - indica la società internazionale che si occupa di attività di comunicazione aumentativa alternativa. L'associazione, dunque, si preoccupa di costruire progetti di comunicazione verbale, e soprattutto non verbale, in persone che, o per nascita o per una disabilità acquisita, non possono comunicare attraverso la parola. Queste persone hanno bisogno di linguaggi alternativi o naturali come possono essere i gesti, lo sguardo, le indicazioni, la mimica oppure attraverso ausili a bassa o alta tecnologia».
Isaac non è completamente estranea al territorio tranese. Lo scorso inverno, infatti, la scuola elementare De Amicis ha ospitato il corso di formazione sulla "Comunicazione aumentativa alternativa". «Il corso - ha affermato Damiani - è stato il primo in una scuola tranese. È stato fortemente voluto da una mamma, Francesca, senza il cui supporto e la sua insistenza non credo avrebbe potuto prendere il via. Il corso era rivolto principalmente alle insegnanti delle scuole, ma era aperto anche a docenti esterni e genitori. Tendiamo ad organizzare corsi il più aperti possibile proprio perché la comunicazione non interessa una sola disciplina ma tutti gli ambiti di vita e di studio. Sono stati effettuati otto incontri, tenuti da professionisti diversi, e la stessa dirigente scolastica ci ha detto che le richieste sono state talmente tante da pensare ad una replica per il prossimo autunno. Siamo in attesa di conferme ma, a prescindere da questo, c'è un gruppo di formazione che ci ha chiesto di organizzare sul territorio altri corsi».
Chiunque, genitori o insegnanti, abbia bisogno di un aiuto concreto da parte dell'associazione può consultare il sito internet di Isaac Italy e creare un contatto, tramite mail, con i referenti dei gruppi regionali.