Discarica, poca trasparenza per il Comitato Bene Comune

«Saremo nelle piazze per denunciare la superficialità della classe dirigente»

lunedì 30 novembre 2015 9.38
«Sono passate solo due settimane dall'ultima nostra denuncia sulla mancanza di trasparenza dei dati relativi alla discarica. Ancora una volta, purtroppo, siamo stati facili profeti: la mancata trasparenza nascondeva una situazione drammatica della nostra falda. Era dal mese di agosto che non si pubblicavano più i dati sui livelli di inquinamento e troviamo stucchevoli le continue rassicurazioni addotte, tenendo presente che la stagione invernale non avrebbe che peggiorato la situazione». Con queste parole Vincenzo Ferreri e Francesco Bartucci del Comitato Bene Comune tornano a parlare della delicata questione della discarica.

«Le frequenti piogge di questi mesi - aggiungono - in assenza di copertura, non faranno che aumentare il percolato in discarica, e di conseguenza se non si interviene immediatamente, i metalli pesanti come il cromo, l'arsenico e il nichel si disperderanno nel nostro territorio. Già ora sono stati diffusi dalla stampa dati relativi alle analisi degli ultimi mesi che attestano la presenza di valori inquinanti molto al di sopra dei limitati consentiti. I metalli pesanti che contaminano la falda potrebbero entrare nella rete e alimentare, attraverso i pozzi irrigui ed i prodotti agricoli coltivati, i terreni in prossimità della discarica. Ci chiediamo se l'ordinanza commissariale di vietato emungimento di acqua dalla falda nel raggio di 500 metri dalla discarica sia fatta rispettare e se siano stati predisposti dei controlli sanitari ed ambientali sui terreni prossimi alla discarica».

«Solo un anno fa - proseguono Ferreri e Bartucci - la procura di Trani, che ne dispose il sequestro, definì la discarica una bomba ad orologeria, ma la politica tranese e regionale molto probabilmente pensava che l'orologio fosse fermo per consentire loro di prendere con calma le decisioni del caso. Durante la precedente amministrazione, coniammo uno slogan per denunciare la cattiva gestione della discarica e l'aumento della Tari. Speravamo dopo sei mesi dall'insediamento della nuova amministrazione di non dover riutilizzare gli stessi slogan. Ma, a quanto pare, striscioni e manifesti in questa città sono buoni per tutte le stagioni».

«Crediamo - concludono - si stia perdendo troppo tempo, è necessario mettere immediatamente in sicurezza tutta l'area, far partire il prima possibile le buone pratiche per la raccolta differenziata e per la riduzione dei rifiuti. Da due mesi stiamo chiedendo un incontro pubblico per sottoporre al sindaco le nostre domande e richieste, senza ancora riuscire ad ottenerlo. Ora però siamo stanchi di aspettare. Nei prossimi giorni saremo nelle piazze per denunciare per l'ennesima volta la superficialità della nostra classe dirigente e per spiegare ai nostri concittadini come chiudere il ciclo dei rifiuti nella nostra provincia limitando danni all'ambiente e alla salute».