«Discontinuità col passato? Bottaro non lo dimostra ancora»

Attacco di Procacci al sindaco, e sulla biblioteca "tante anomalie" da chiarire

domenica 4 ottobre 2015 8.17
«Contestiamo il modus operandi dell'amministrazione comunale, non le scelte politiche che sta facendo». Ha aperto così Antonio Procacci, responsabile del movimento civico Trani#ACapo, un incontro con i giornalisti che lo ha visto protagonista insieme ai consiglieri comunali Aldo Procacci e Maria Grazia Cinquepalmi.

Il riferimento, in questo caso particolare, è alla situazione della biblioteca comunale e ad un modo di agire che non rappresenterebbe la discontinuità con il passato tanto "cantata" da Bottaro durante la campagna elettorale. Ed ecco spiegato il perché: «Ci sono troppe anomalie nella gestione della biblioteca – dice Procacci come portavoce del gruppo –. Le proroghe, gli affidamenti diretti, come nel caso di stadio, palazzo Beltrani e adesso biblioteca, stanno insomma ripercorrendo esattamente quanto è stato fatto dalle precedenti amministrazioni, eppure dicevano di voler essere diversi.

Ma per spiegare bene come stanno le cose – insiste Procacci - è necessario fare una piccola ricostruzione cronologica dei fatti: Il 30 marzo scade l'appalto alla cooperativa Imago che, insieme alla dottoressa Daniela Pellegrino, hanno gestito la struttura comunale; qui subentra la pronuncia della Corte dei Conti e il Commissario sostiene che non si possa fare gara d'appalto per il momento; la Imago resta comunque in biblioteca grazie a delle ore "risparmiate" durante i mesi di gestione; durante la campagna elettorale viene emesso un avviso pubblico per la gestione gratuita, contestatissimo da noi di Trani#ACapo, e arrivano gli interventi di Bottaro e Tomasicchio che individuano la biblioteca come un "servizio fondamentale" e che quindi deve continuare a restare aperto. Qui la prima anomalia – dice ancora Procacci -, se si tratta di un servizio fondamentale, perché non avviare subito la gara d'appalto?

Intanto, arriva la gestione gratuita per tre mesi (maggio, giugno e luglio), ad agosto la struttura resta chiusa, e a settembre riapre sempre con la cooperativa Imago autorizza a star dentro fino "ai primi 15 giorni del mese". E poi? Con quale autorizzazione sono rimasti dentro? Non c'è nessuna determinazione dirigenziale che abbia prolungato il servizio della biblioteca – dichiara Procacci -, in particolare dal 16 al 30 settembre.

E adesso cosa succede visto che non c'è stata ancora una gara d'appalto? La chiamano "proroga tecnica" ma stanno facendo un affidamento diretto per tre mesi fino a 31 dicembre. E sebbene sia stato fatto l'atto d'indirizzo per la gara, abbiamo l'impressione che questa non sarà aggiudicata nemmeno per gennaio. E quindi ci sarà una nuova proroga? Allora dov'è la discontinuità?».