«E’ successo tutto in pochi secondi»
Crollo al pronto soccorso di Trani, il racconto di uno dei presenti. Sul lettino dove sono caduti i calcinacci c'era un giovane
martedì 1 marzo 2011
14.24
«E' successo tutto in pochi secondi. Prima è caduto giù un po' di intonaco, poi una serie di mattoni. Abbiamo avuto paura, pensavamo fosse un terremoto». Giuseppe, 49 anni, tranese, era all'interno dell'astanteria del pronto soccorso al momento del cedimento di una parte del soffitto.
Era arrivato in ospedale poco prima delle 8 di sera per un forte dolore all'addome. «Mi hanno fatto sedere su una sedia con le rotelle e mi hanno attaccato una flebo. Nella stanza dove è caduto giù il soffitto c'erano altre tre persone, tutte straniere, fra cui una ragazza. Si parlava del più e del meno quando all'improvviso è successo quello che sapete».
Al momento del crollo, sdraiato sul lettino dove sono caduti i calcinacci c'era un giovane. Anche lui aveva una flebo attaccata al braccio. «E' stato fortunato perché i mattoni sono caduti nella zona dei piedi. Ed è stato fortunato anche l'infermiere, entrato poco prima per sostituirgli la flebo. Questione di secondi, di attimi».
Tutto è durato pochissimi secondi. «Ci hanno fatto uscire dalla stanza, mettendoci nel corridoio. Eravamo spavantati. Anche alcuni infermieri non volevano più stare nel pronto soccorso. Temevano altri crolli, poi sono stati convinti a restare. Davvero una brutta esperienza, l'ennesima mortificazione per il nostro ospedale. Mai era accduta una cosa del genere».
Era arrivato in ospedale poco prima delle 8 di sera per un forte dolore all'addome. «Mi hanno fatto sedere su una sedia con le rotelle e mi hanno attaccato una flebo. Nella stanza dove è caduto giù il soffitto c'erano altre tre persone, tutte straniere, fra cui una ragazza. Si parlava del più e del meno quando all'improvviso è successo quello che sapete».
Al momento del crollo, sdraiato sul lettino dove sono caduti i calcinacci c'era un giovane. Anche lui aveva una flebo attaccata al braccio. «E' stato fortunato perché i mattoni sono caduti nella zona dei piedi. Ed è stato fortunato anche l'infermiere, entrato poco prima per sostituirgli la flebo. Questione di secondi, di attimi».
Tutto è durato pochissimi secondi. «Ci hanno fatto uscire dalla stanza, mettendoci nel corridoio. Eravamo spavantati. Anche alcuni infermieri non volevano più stare nel pronto soccorso. Temevano altri crolli, poi sono stati convinti a restare. Davvero una brutta esperienza, l'ennesima mortificazione per il nostro ospedale. Mai era accduta una cosa del genere».
Un cedimento strutturale ha causato il crollo di una parte della soffittatura dell'astanteria del pronto soccorso di Trani. Ad originarlo un'infiltrazione d'acqua che ha provocato la caduta di diversi calcinacci. L'astanteria è una stanza dell'ospedale dove vengono sistemati temporaneamente i pazienti, in attesa di essere mandati nei vari reparti.