«Ecopunto, il privato non aveva un’autorizzazione»

Il presidente Amiu Ruggiero chiarisce la vicenda ed annuncia di aver trovato una soluzione. L'esposizione dei fatti contiene molte inesattezze

lunedì 12 novembre 2012 10.03
Ecopunto e differenziata. L'amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero, fa chiarezza sull'argomento sollevato in una recente nota dall'associazione Sandro Petrini «poiché – spiega Ruggiero - l'esposizione dei fatti contiene molte inesattezze, certamente non determinate da malafede politica ma da un errato recepimento dei fatti realmente accaduti».

Ed è a questi fatti che Ruggiero si attiene scrupolosamente: «E' interesse dell'amministrazione comunale e dell'Ente che rappresento – scrive - aumentare il livello della raccolta differenziata in città anche attraverso uno o più Ecopunti, ed è ancora maggiore l'interesse a consentire che i cittadini ricevano un beneficio economico attraverso il conferimento differenziato dei rifiuti. La proposta di protocollo di collaborazione da parte di Ecopunto è pervenuta all'Amiu il 13 luglio 2012, e dunque è falso che essa sia da 9 mesi rinchiusa in qualche cassetto. L'Amiu in verità ha prontamente dichiarato la propria disponibilità a collocare nell'isola ecologica i cassoni dedicati a quella raccolta, in modo da permettere alla ditta proponente di conferire distintamente i materiali raccolti».

Il protocollo d'intesa sottoscritto con la provincia Bat, infatti, prevede che gli Ecopunto debbano conferire i materiali ai centri comunali di raccolta, per essere poi inviati dall'Amiu alle piattaforme abilitate da Conai: «L'Ecopunto che ci ha chiesto la collaborazione secondo il protocollo – prosegue Ruggiero - però non possiede l'autorizzazione al trasporto dei materiali, così come l'Amiu non possiede l'autorizzazione per il trasporto in conto terzi in quanto società pubblica. Tuttavia dopo vari incontri è stata individuata a condivisa una valida soluzione mediante un soggetto terzo debitamente abilitato al trasporto. Detto questo, dispiace ancora una volta constatare l'assenza di soluzioni propositive e la sempre più imperante strumentalizzazione politica. Devo poi evidenziare che non è colpa dell'amministrazione che rappresento se una iniziativa imprenditoriale non è supportata dalle previste autorizzazioni di legge per il trasporto dei rifiuti».