Ferrante e Tommaso Laurora: "Caos in giunta"

«L’oltre 60% dei Tranesi a chi ha affidato il compito di governare la Città?»

martedì 15 gennaio 2008
«Attendiamo ancora di conoscere con esattezza le vere motivazioni che hanno portato a "sfoltire" la giunta comunale. È alquanto singolare che il giorno prima il partito del Sindaco abbia elogiato l'assessore per il regolamento della polizia municipale ed il giorno dopo lo stesso Sindaco abbia revocato il mandato a quell'assessore adducendo, tra le motivazioni, il conflitto proprio su quel regolamento. Nel provvedimento di revoca si fa altresi' riferimento a contrasti sorti col direttore generale, quando proprio la figura del Dg era stata prevista per armonizzare la politica con la burocrazia comunale;invece di dirimere i problemi è diventato lui il primo problema.
Il contrasto tra Dg e assessore sarebbe originato da una serie di perplessità che l'ex esponente della Giunta Tarantini avrebbe espresso in merito alla copertura finanziaria per l'incarico al Dg e più in generale al procedimento alla base della nomina stessa; siamo contenti che queste perplessità, le stesse che abbiamo sempre espresso Noi anche in interrogazioni consiliari, siano giunte proprio da un assessore del Centrodestra;segno evidente di una loro condivisibilità. Ma ciò che lascia più allibiti è il comportamento del Sindaco di Trani diventato vero e proprio grimaldello politico nelle mani del Direttore Generale il quale evidentemente è in grado di porre ultimatum al primo cittadino e di vederli anche accolti.
L'oltre 60% dei Tranesi a chi ha affidato il compito di governare la Città? Al Sindaco o al Direttore Generale? Il rischio che si corre con la nomina politica di un Dg è proprio quella di vedere questo tipo di scene con il massimo funzionario comunale che impone ed il primo cittadino che dispone. Ma questo non era il Sindaco che non si sarebbe fatto mai tirare per la giacca da alcuno? Gli è stato imposto di scegliere e lui ha scaricato l'esponente del suo partito, non perché si possa dire che non guarda in faccia a nessuno, ma perché prescindendo dalla materia del contendere non poteva andare contro il suo Direttore Generale.
È un episodio di miseria politica nel quale sentiamo di esprimere solidarietà proprio all'assessore evidentemente dotato di onestà intellettuale tale da fargli sorgere i nostri stessi dubbi sulla nomina del DG. Ma evidentemente il suo torto è stato quello di parlare contro il padrone politico del centrodestra e del "suo" Sindaco.»
Tommaso Laurora Fabrizio Ferrante
Consiglieri Comunali