"Forza ragazzi, Jesolo e il Veneto vi aspettano!"

Partiti alle 6 da Trani i ragazzi della ASD Oltresport per il raduno nazionale azzurro

giovedì 13 maggio 2021 8.37
A cura di Stefania De Toma
Partiti! Alle sei in punto da Trani si è mosso il pulmino, carico di entusiasmo e sorrisi, guidato dal presidente dell'associazione ASD Oltresport Sante Varnavà e Carlo Alessandro Impera, segretario tesoriere nonché 1° coatch della squadra.

Insieme a Donato Grande, attaccante, sono a bordo i suoi compagni di squadra, più che mai felici di questa partenza apparsa già come un traguardo: Anita Pallara, Ilaria Mesaroli, Vincenzo Abruzzese, Pasquale Troccoli.

Già, saranno sicuramente accolti come degli eroi questo pomeriggio a Iesolo i nostri atleti della ASD Oltresport, a partire dal Presidente del Veneto Luca Zaia che in un post su Facebook li ha sostenuti nelle ore della angoscia per il furto del furgone e delle attrezzature.

"In bocca al lupo ragazzi, Jesolo e i veneti vi aspettano!", ha scritto Zaia alla fine di un lungo e accorato messaggio che si è unito a voci provenienti da tutta Italia, dal mondo dello spettacolo alla politica allo sport . Da Checco Zalone a Lapo Elkann, da Giusy Versace al presidente Emiliano e all'instancabile assessore Piemontese , oltre le testate nazionali più importanti, in particolare Sky che ha dedicato al triste episodio - a lieto fine- due servizi televisivi.

Le attrezzature e le carrozzine sono a bordo - con i ragazzi e i loro accompagnatori - non del pulmino derubato, purtroppo notevolmente danneggiato al quadro di accensione, ma di un altro pulmino prestato gratuitamente e con grande generosità dalla ditta Autoservizi Capogna di Corato.

Al ritorno dalla missione sportiva in Veneto bisognerà affrontare il problema economico della riparazione del furgone - ci ha riferito il Capitano Donato Grande, il primo a salire sul pulmino insieme alla sua mamma - ma ora tutte le energie sono per questa trasferta.

Donato Grande in una intervista all'Ansa ha ringraziato la coscienza, o forse l'essersi ascoltato il cuore, degli autori del furto, volendo credere che abbiano abbandonato il mezzo non dopo essersi resi conto della invendibilità della refurtiva ma dell' aver tolto un pezzo di vita a dei ragazzi coraggiosi e a tutto quello che rappresentano.

Il coraggio di vivere che, a questo punto, dovrebbe essere di monito per cercare strade diverse dalla criminalità, anche quando il lavoro manca e siamo in preda a una crisi economica pesantissima, come ha dichiarato Donato in una intervista all'Ansa. Detto da chi gioca a calcio in carrozzina è tutt'altro che retorica.

E forza ragazzi, anche da noi della redazione di traniviva!