Frutti di mare, controlli a tappeto sulla costa

La Guardia di Finanza sequestra 10 chilogrammi di datteri

martedì 9 marzo 2010
Proseguono gli intensi controlli in mare e lungo la fascia costiera della provincia di Bari dei militari della stazione navale della Guardia di Finanza di Bari finalizzati al contrasto della pesca di frodo. I finanzieri hanno segnalato all'Autorità Giudiziaria un commerciante di prodotti ittici, poiché in possesso di 10 chilogrammi di datteri di mare, per un valore stimato intorno a cinquecento euro, destinati alla vendita al dettaglio ed alla ristorazione.

Durante l'esecuzione di controlli in mare è stato verbalizzato un pescatore, non autorizzato, sorpreso in una battuta di pesca subacquea del riccio di mare. La verbalizzazione ha riguardato la cattura di un numero di esemplari superiore a quello previsto (circa ottocento esemplari), tra l'altro nella quasi totalità in misura ridotta a quella consentita dalle vigenti normative. Inevitabile il sequestro e la reimmissione in mare degli echinodermi in quanto ancora vivi.

L'azione di contrasto a tali illecite attività viene svolta diuturnamente, dagli uomini della Stazione Navale di Bari, a difesa dell'ambiente marino, deturpato sempre di più da tecniche di pesca non selettive e devastanti per l'ecosistema marino, ed a tutela del mercato e della libera concorrenza; infatti i pescatori che adottano modalità illegali di pesca ottengono guadagni più favorevoli rispetto ai pescatori che operano nel pieno rispetto delle norme.

Innumerevoli controlli effettuati presso esercizi commerciali di prodotti ittici hanno consentito di segnalare ai fini amministrativi due commercianti in possesso di pregiati frutti di mare in assenza dei documenti sanitari attestanti la provenienza e la salubrità dei molluschi. Tali operazioni hanno sottratto al mercato "nero", per effetto del sequestro effettuato dalle fiamme gialle, novanta chilogrammi di frutti di mare. In altre distinte operazioni sono stati verbalizzati due comandanti di unità da pesca per violazioni alle norme che disciplinano la tenuta del registro dei rifiuti, reso obbligatorio dal legislatore per scongiurare l'abbandono in mare dei rifiuti, spesso pericolosi, prodotti a bordo.

Nei prossimi giorni, proseguirà ancor più intensamente, l'attività della Stazione Navale di Bari per la tutela dell'ambiente marino, del patrimonio ittico e degli onesti operatori di settore.