Gestione Lampara: che pasticcio!

Ancora incerto il destino dello storico locale della dolcevita tranese

venerdì 5 ottobre 2018
Inghiottito nelle fauci della burocrazia. Ancora una volta lo storico locale della dolcevita tranese sembra essere vittima di un destino crudele e beffardo. Con il bando per l'affidamento della concessione in locazione, indetto a maggio dal Comune di Trani, sembrava che La Lampara fosse pronto a ripartire dopo un lungo periodo di pausa "forzata". Quella percorsa dalla gara di aggiudicazione, con importo a base d'asta di 72.480 euro annui, non è una strada così rettilinea come sperato. A distanza di mesi per l'Ufficio Tecnico del Comune di Trani sembrerebbe che nessun partecipante, compreso l'aggiudicatario temporaneo, possieda uno dei requisiti richiesti dal bando. Era necessario, infatti, che i nuovi gestori avessero alle spalle almeno tre anni di attività.

L'Ufficio, tuttavia, si è reso conto di questo dettaglio solo alla scadenza del bando. Di conseguenza, non solo è decaduto il primo aggiudicatario ma anche l'intera gara. Non è sulla stessa linea l'aggiudicatario temporaneo che, tuttavia, sostiene di possedere tutti i requisiti richiesti, compresi i tre anni di anzianità. Quella che sta per abbattersi sul locale è una vera e propria tempesta ed è sul "piano di guerra" anche l'Amministrazione pronta a bacchettare l'ufficio competente per il tempo perso in questi mesi. Nei giorni scorsi, inoltre, l'Ufficio Tecnico aveva intimato ai precedenti gestori di sgomberare la struttura.

Come se non bastasse, su questa gara pende ancora un ricorso al Tar avviato dai precedenti gestori che troverà giudizio solo il prossimo 5 dicembre. Fino ad allora, dunque, non sarà avviato nessun nuovo bando. Notizia negativa dopo l'altra, i rischi per il famoso locale sembrano essere ancora gli stessi: La Lampara potrebbe trasformarsi in uno stabile abbandonato e oltre 60 persone potrebbero restare senza lavoro.

Intanto, i mesi passano e questi rallentamenti rappresentano, per il Comune di Trani, una perdita di circa 6mila euro al mese. La direttiva che l'Amministrazione ha dato all'Ufficio Tecnico è proprio quella di indire una nuova gara nel minor tempo possibile con l'obiettivo di rimettere in gioco un locale al centro di tanti ricordi.

Antonio Quinto e Martina Tortosa