Giornata del Ricordo, Ferrante: «La memoria ci consenta di evitare gli errori del passato»

Questa mattina la tradizionale cerimonia in villa comunale

venerdì 10 febbraio 2023 9.44
Fu posta nel 2010 a Trani la lapide a onorare le sofferenze atroci di un popolo massacrato nelle foibe e esiliato che per troppo tempo erano state dimenticate dalla storia. E dinanzi a questa lapide stamattina, in villa comunale, si è tenuta la tradizionale cerimonia alla presenza del vicesindaco Fabrizio Ferrante e rappresentanti della Polizia Locale, che a nome della città di Trani hanno onorato il tributo a questa giornata seguito da un momento di preghiera.
«Il ricordo è importante, onorare il ricordo lo è ancora di più. Noi oggi lo stiamo facendo come lo facciamo ogni anno affinché la memoria ci consente di evitare in futuro che accada quello che è accaduto in passato e che si possa guardare al futuro con maggiore speranza», è stato il commento di Ferrante.
La tragedia delle foibe fu perpetrata tra il 1943 e il 1945, quando i partigiani comunisti fedeli a Tito gettarono migliaia di italiani dentro queste cavità naturali dopo averli uccisi o addirittura ancora in vita. Dramma al quale seguì lo strazio dell'esilio istriano-dalmata, con la gente costretta ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, seguita alla sconfitta dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito il "Giorno del Ricordo", da celebrare ogni anno il 10 febbraio, con l'obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe.
Un "Ricordo" per non scordare una delle pagine più dolorose della storia della nostra Nazione, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile 2004.La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della cd. Venezia Giulia.
L'art. 1 della legge afferma che la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.