Giornata internazionale della donna: festa o riflessione?

Il tranese Enzo Guacci dona una poesia a tutte le tranesi

domenica 8 marzo 2015 8.05
A cura di Martina Tortosa
«Secondo me la donna e l'uomo – scriveva Giorgio Gaber - sono destinati a rimanere assolutamente differenti. E, contrariamente a molti, io credo che sia necessario mantenerle se non addirittura esaltarle queste differenze, perché è proprio da questo incontro-scontro tra un uomo e una donna che si muove l'universo intero». L'uomo e la donna appartengono a due mondi differenti. A volte si intersecano, a volte si muovano su spazi paralleli. La società, nel corso degli anni, ha però imposto la falsa equazione "diverso uguale inferiore" e certo non occorre molta immaginazione per intuire che la protagonista di questa categoria sia stata proprio la donna.

Ferite, umiliate, violentate, sfregiate, emarginate, molte donne, in diverse parti del mondo, Italia compresa, sono ancora costrette ad abbassare il capo, a soffocare la propria voce e ad essere escluse dalle decisioni più importanti. Eppure, da anni, qualcosa sta cambiando. Le donne, basti pensare al movimento femminista, hanno deciso di prendere in mano le redini della situazione.

La giornata internazionale della donna si celebra per ricordare tutte le conquiste delle donne in campo economico, politico e sociale ma anche le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito e subiscono. Non basta l'8 marzo per festeggiare la donna. Non serve una sola giornata per sentirsi donne. Per dirla ancora come Gaber, la donna è donna subito e sempre, un uomo a volte prima, a volte dopo, a volte, quando commette uno stupro o una violenza, mai.

Oggi non è solo l'occasione per farsi regolare una mimosa, per andare a cena fuori e "mettersi in tiro". Oggi è la celebrazione di tutte quelle donne che, con tanti sacrifici, sono riuscite ad ottenere tutti quei diritti che oggi, invece, si danno per scontati come la parità dei sessi, il diritto di voto o l'uguaglianza sul posto di lavoro. Oggi è il simbolo di una lotta che, orgogliosamente, continua ad essere portata avanti.

Il tranese Enzo Guacci, in chiave scherzosa e ironica, ha scritto una poesia, a cura di Trani Teatro, per raccontare come sia cambiata la figura della donna nel corso del tempo. "La femmina è cambiata, si è scongelata e, come un aeroplano, vuole essere capita al volo". Un modo simpatico e originale per porgere a tutte le donne tranesi un augurio speciale.