Gli scrittori tornano in libreria: dopo "La meccanica del divano" domani arriva "Ritratto di Fanciulla"

Nella Biblioteca di Babele sono riprese le conversazioni tra lettori e scrittori

mercoledì 13 aprile 2022 07.00
"Emozionata di essere di nuovo qui: una libreria indipendente non è l'espressione primaria di un'attività commerciale ma un luogo di socialità, condivisione: una libreria nella quale la cultura diventa davvero luogo per coltivare l'anima attraverso lo scambio delle pagine, delle parole, dei titoli, delle idee, e farsi scrigno per costruire una società migliore".

Sono le parole d'esordio di Rosangela Cito al primo incontro nella Biblioteca di Babele, dopo tanto tempo, "in presenza", come abbiamo preso l'abitudine di dire: un'espressione nuova laddove mai si sarebbe potuto immaginare poco più di due anni fa di dover ripensare le nostre vite, i nostri modi di condividere la socialità, addirittura di dover capovolgere il senso delle parole, come quando si dice "sono positivo".

Dopo tante restrizioni che hanno considerevolmente ridotto gli accessi in favore delle vendite on line, Rosangela Cito, audace fondatrice di questa piccola e accogliente libreria , confessa una dura resistenza rispetto alla ripetuta tentazione di tirare i remi in barca. "Ma ci siamo, per amore della Città e di tanti che hanno di questa "botteguccia dei libri" un punto di riferimento importante" , proprio là, dove un tempo sorgeva la storica sede della biblioteca Giovanni Bovio.

Per ricominciare, sabato scorso, un autore pugliese, una proposta che ha entusiasmato critica e pubblico per la originalità della struttura nella sua opera e il tema affrontato, tanto da essere stato in lizza fino all'ultimo per entrare nella rosa dei finalisti al premio Strega. In un'intervista godibile e profonda di Mariella Sivo e poi con le domande dei lettori presenti, Francesco Dezio, altamurano di nascita, con la sua "Meccanica del divano" ha raccontato come sia rientrato nel mondo del lavoro, delle sue evoluzioni negli ultimissimi decenni, ( aveva già pubblicato per Feltrinelli "Nicola Rubino è entrato in fabbrica", con uno sguardo ironico e pungente sul distretto del salotto che per alcuni anni è stato un polo di riferimento del settore in un triangolo tra Puglia e Basilicata. Protagonisti tre imprenditori e tre città , tutto camuffato nei nomi ma tutto riconoscibilissimo , a partire da Sassopoli all'imprenditore "big" Natalino Manucci in una originalissima struttura che richiama la tragedia greca, con tanto di coreuti popolari che accompagnano le vicende con una efficacissima lingua italo-barese. E tra CEO, influencer, successi e declino racconta in modo nuovo quello che siamo diventati, con quel "sorriso amaro" che sa dipingere perfettamente la realtà attraverso la letteratura.

Protagonista del secondo incontro sarà domani alle 19,00 Marco Forneris, l'informatico e chief Information Officer di alcune delle più note aziende italiane prestato alla letteratura che presenta insieme a Fulvio Frezza il terzo romanzo della serie basata sulle indagini di David Faure: "Ritratto di fanciulla". In questa nuova spy story si narra di un mistero da risolvere che ha origine nel passato e che riemerge improvvisamente; "una vicenda a metà strada tra realtà e immaginazione, che intreccia importanti eventi storici con un possibile complotto, nato dalla fantasia dell'autore, che determinerebbe pesanti svolte nelle politiche contemporanee", tra opere d'arte trafugate dal terzo Reich agli ebrei e vendute sul mercato nero, che dopo essere scomparse per tanti anni finalmente ricompaiono.
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