Pd, la segreteria di Trani si scaglia contro la Mastromauro

La guerra del Partito Democratico va avanti, a colpi di comunicato. «E' lei ad essere inopportuna oltre che assente»

mercoledì 14 marzo 2012 10.28
Pd: la guerra va avanti, a colpi di comunicato. La segreteria di Trani replica alla Mastromauro che aveva contestato la designazione di Ferrante quale candidato sindaco di una parte del centrosinistra con a capo il Partito Democratico. «La Mastromauro - scrivono - ormai non si trattiene più. Tanta è l'acredine che sprizza da tutti i pori nei riguardi di Fabrizio Ferrante da metterla nella condizione di rilasciare più comunicati negli ultimi giorni di quanti ne abbia emessi da quando è stata nominata onorevole. Peccato che, stando a quello che scrive, dimostri di non avere una buona memoria. Se così non fosse si ricorderebbe di essere stata completamente assente, come sempre d'altronde, quando i segretari delle forze del centrosinistra si sedevano intorno ad un tavolo per sottoscrivere le regole dirette alla ricerca di una candidatura unitaria del centrosinistra, si ricorderebbe di essere stata assente quando le segreterie cittadina e provinciale del Pd cercavano di incontrare Operamolla per invitarlo a partecipare alle primarie di coalizione che, lungi dall'essere, come lei erroneamente afferma, delle primarie blitz. Sono state annunciate con grande anticipo e celebrate alla luce del sole con una grande partecipazione popolare».

In questa guerra ci sta anche che la segreteria del Pd difenda la decisione del sindaco della città di schierarsi con Ferrante e le sue scelte: «Ci chiediamo - scrivono dalla segreteria cittadina - come possa, la Mastomauro avere il coraggio di ritenere inopportuna una dichiarazione di stima dell'uomo Tarantini all'uomo Ferrante dopo essersi presentata, più che inopportunamente, nella sua veste di parlamentare del Pd, alla conferenza stampa di presentazione di Operamolla che con il suo e nostro partito non ha mai voluto aver nulla a che fare. Probabilmente le parole di Tarantini («Se il suo partito avesse avuto in mente di cambiare le regole del gioco avrebbe dovuto farlo subito e non a percorso quasi concluso»), hanno colpito nel segno, suscitando in lei una reazione scomposta quanto inutile. Infine se è vero, come dice la Mastromauro che il Pd si è espresso a livello provinciale, regionale e nazionale con la volontà di convergenza su un unico candidato di centrosinistra ci aspettiamo, come iscritti e militanti del Pd, che questa convergenza avvenga su Fabrizio Ferrante, candidato del Pd, che ha ricevuto la sua investitura dalla gente e che ha dimostrato grande capacità come capogruppo consigliare di quel partito che, ahinoi, l'ha portata in Parlamento e di cui lei stessa, ahinoi, fa parte. Maledetto Porcellum».