I Carabinieri individuano una stalker minorenne
Da tempo perseguitava il suo ex fidanzato
giovedì 18 febbraio 2010
Una 16enne di una cittadina del nordbarese, dal mese di luglio del 2008, non si rassegnava all'interruzione della sua relazione con un coetaneo 17enne che poi si era legato sentimentalmente ad un'altra ragazza. Incalzanti sms dal contenuto offensivo e intimidatorio inviati al suo ex ed alla nuova compagna, frasi ingiuriose scritte con bombolette spray e volantini manoscritti - dal tono diffamatorio - sui muri della cittadina, telefonate anonime sulle nuove utenze delle due vittime. Tali comportamenti si sono ripetuti costantemente per diverso tempo determinando nelle persone offese un perdurante e grave stato di ansia e di paura sino a costringerle a modificare le proprie abitudini di vita.
Negli ultimi tempi, i due 17enni infatti non uscivano di casa se non accompagnati da adulti. In una circostanza e precisamente lo scorso mese di novembre, la "stalker" in compagnia di un complice maggiorenne a bordo di uno scooter, riusciva a bloccare la madre del 17enne, che era alla guida della sua auto, colpendo il mezzo con pugni e calci nel tentativo di sfondare il parabrezza, danneggiando lo specchietto retrovisore e proferendo nei suoi confronti frasi minacciose ed offensive.
Vessati da tali comportamenti le vittime si sono quindi rivolte ai militari dell'Arma che, al termine di una minuziosa e delicata attività investigativa, hanno notificato alla giovane l'ordinanza applicativa della misura cautelare della permanenza in casa disposta dal GIP del Tribunale dei minorenni di Bari, per atti persecutori, lesioni personali, danneggiamento, deturpamento di cose altrui e violenza privata.
Negli ultimi tempi, i due 17enni infatti non uscivano di casa se non accompagnati da adulti. In una circostanza e precisamente lo scorso mese di novembre, la "stalker" in compagnia di un complice maggiorenne a bordo di uno scooter, riusciva a bloccare la madre del 17enne, che era alla guida della sua auto, colpendo il mezzo con pugni e calci nel tentativo di sfondare il parabrezza, danneggiando lo specchietto retrovisore e proferendo nei suoi confronti frasi minacciose ed offensive.
Vessati da tali comportamenti le vittime si sono quindi rivolte ai militari dell'Arma che, al termine di una minuziosa e delicata attività investigativa, hanno notificato alla giovane l'ordinanza applicativa della misura cautelare della permanenza in casa disposta dal GIP del Tribunale dei minorenni di Bari, per atti persecutori, lesioni personali, danneggiamento, deturpamento di cose altrui e violenza privata.