"I dialoghi di Trani": l'umanità di Valdemaro Vecchi

Nell'ambito de "I Dialoghi di Trani" un momento dedicato all'editore al liceo "V. Vecchi"

giovedì 18 settembre 2025 15.50
A cura di Adriana Fabrizio
Stamane, al liceo "Valdemaro Vecchi", in occasione de "I dialoghi di Trani", si è tenuto un interessante dibattito tra la preside del medesimo liceo, professoressa Angela Tannoia e la professoressa Angela Di Nanni, a cura del "Centro di servizi al Volontariato San Nicola - ETS", in collaborazione con il liceo scientifico. Il protagonista del dialogo è proprio l'editore tipografo a cui la scuola è intitolata. Partecipi della giornata sono stati anche i ragazzi di alcune classi del liceo e gli alunni della "Rocca - Bovio - Palumbo - D'annunzio", che si sono sfidati, al termine del dialogo, in un cruciverba a tema, contendendosi come premio una copia de "I Tribunali in Trani dall'anno 1215", di Ferdinando Lambert, ristampato dall'associazione "Trani Nostra", vinta dalla 3^ B. Inoltre sono state donate le maglie della tipoteca ai professori accompagnatori e una copia del libro è stata donata anche alle altre classi presenti.

La preside ha ricordato, innanzitutto, la donazione a favore del liceo delle macchine ottocentesche, seguita dall'avvocato Ugo Operamolla, anch'egli presente nella giornata odierna, avvenuta il 13 luglio 2020, sebbene solo il 27 gennaio 2023 ci sia stato l'effettivo trasferimento delle macchine dal Palazzo delle Arti "Beltrani", presso cui sono state temporaneamente custodite, al liceo. 

Secondo la preside, è importante valorizzare l'umanità di Vecchi, da leggersi nella sua espressione culturale, in particolare dai suoi scritti originali: proprio Valdemaro Vecchi ha lasciato una grande eredità alla città di Trani e al territorio più in generale. 

Protagonisti della giornata sono stati i ragazzi del Vecchi, che hanno saputo ricostruire una piantina dell'antica tipografia tranese, mostrando al pubblico anche gli antichi caratteri mobili usati da Vecchi e le numerose stampe delle sue riviste, tra cui la "Rassegna Pugliese" e la "Rivista di Giureprudenza". 

Nato da una ricca famiglia pian piano caduta in disgrazia a Borgo San Donnino (l'odierna Fidenza), Valdemaro Vecchi ha sempre amato la cultura in ogni sua espressione. Già quindicenne lavora nella prestigiosa tipografia Guglielmini, dove apprende le tecniche di stampa. 

Dopo una breve esperienza ad Alessandria si trasferirà al sud, in particolare Barletta, per il volere di Giuseppe Onesti, direttore delle scuole di Barletta, dove fonderà una tipografia e un suo giornale, il "Circondario di Barletta". Sempre bersaglio della concorrenza in ambito editoriale, aprirà anche a Trani una tipografia, nel luogo in cui oggi sorge la sede del Tribunale del lavoro.
photo
photo
photo
photo
photo