I Verdi di Trani a muso duro contro le scelte dell'amministrazione

Di Gregorio e Laurora: «Si investa su altro tipo di manifestazioni estive»

giovedì 7 agosto 2014 7.28
«Le recenti nomine dei revisori dei conti per Amet ed Amiu non ci hanno scandalizzato più di tanto considerato la qualità dell'amministrazione da cui provengono. Evidentemente chiamare a ricoprire incarichi retribuiti con soldi pubblici suoceri e fidanzate di consiglieri comunali in carica rientra nella logica normale di chi oggi regge le sorti della città». Intervengono in maniera molto dura e diretta Michele Di Gregorio e Francesco Laurora dei Verdi di Trani in merito alle recenti nomine di revisori dei conti per le aziende Amet ed Amiu e pongono l'attenzione anche sull'organizzazione dell'estate tranese con annesso sperpero di denaro pubblico.

«Nessuno stupore e massimo rispetto per i professionisti scelti scrivono i due -. Ci saremmo sorpresi se i criteri di scelta fossero stati diversi. Ciò che invece ci stupisce è la perseveranza con la quale si "contrabbanda" un evidente sperpero di denaro pubblico, a nostro parere ed a parere di molti altri cittadini, con "manifestazioni di marketing territoriale per la promozione turistica", così come scritto della determina n. 321 del 24.7.2014 con la quale sono stati destinati ben 75 mila euro alla sezione talk del cosiddetto TIF per ascoltare le piacevoli chiacchierate con Renzo Arbore ed altri.

Ci stupisce ancora - continuano Di Gregorio e Laurora - invece leggere su alcuni organi di informazione cronache entusiastiche di tali eventi che a detta di puntuali commentatori registrano il tutto esaurito per la partecipazione del pubblico che certamente ha raggiunto la nostra città in massa per assistere a cotanto spettacolo. Incredibile qualcuno crede che in questa città si abbia tutti gli occhi coperti dalla mortadella. A tali sapientoni occorrerebbe chiedere: è meglio spendere tanti soldi pubblici per questo tipo di manifestazioni o invece investire con decisione, ad esempio, sul Festival Nazionale del Giullare o il Torneo Internazionale di Tennis "Davis Junior" che per alcuni giorni hanno permesso di riempire alberghi e fatto girare l'economia cittadina?

Un'altra domanda: per fare venire a Trani i suddetti ospiti è proprio necessario servirsi di soggetti intermediari? E perché l'organizzazione, comunque, non è stata affidata ad una associazione tranese dovendo invece ricorrere ad una associazione culturale andriese? Forse perché la cultura non è cosa nostra (di noi tranesi)? Tra un affidamento diretto di un servizio fatto dall'AMIU, tra una lettera all'AQP per l'annientamento delle blatte, tra una TASI (tassa sui servizi) al massimo, una colpa alla Regione perché non paga l'affitto casa (mentre gli amministratori di altri Comuni hanno avuto il buon senso di anticipare i soldi ai cittadini in difficoltà) un revisore dei conti là ed un calice sotto le stelle – concludono i Verdi di Trani -, l'estate continua serena. I pescatori, gli agricoltori, i commercianti, gli artigiani, insomma i tranesi possono tranquillamente aspettare che qualcosa prima o poi cambierà».