ICI sugli immobili della Provincia di Bari, legittime le pretese del Comune di Trani

Nel 2005 accertamenti per 38mila euro. D'amore: «Verso l'equità tributaria»

sabato 7 dicembre 2013 11.25
Con la sentenza 95 del 2013, la prima sezione della Commissione Tributaria Regionale di Bari ha dato ragione al Comune di Trani (difeso nel giudizio d'appello dall'avvocato tributarista Antonio Lattanzio) che si era opposto all'appello della Provincia di Bari, già soccombente in primo grado, in materia di ICI per l'anno 2005.

La vicenda giudiziaria trae origine dall'avviso di accertamento ai fini Ici per l'anno 2005 che il Comune di Trani aveva notificato alla Provincia di Bari per un importo pari a € 38.173,31, oltre a sanzioni e interessi, in relazione a otto unità immobiliari, di proprietà della Provincia di Bari, site nel Comune di Trani. La Provincia di Bari ricorreva alla commissione Tributaria Provinciale di Bari chiedendo l'annullamento dell'atto di accertamento. La commissione Tributaria Provinciale (sezione XXIV) rigettava il ricorso della Provincia di Bari, la quale proponeva ricorso di appello. Anche in Commissione Regionale, il Comune di Trani ha fatto valere le proprie ragioni, così dopo la "battaglia di carte bollate" tra memorie difensive, controdeduzioni e fiumi di citazioni di sentenze anche i giudici d'appello hanno sentenziato la legittimità della pretesa impositiva vantata dal Comune di Trani, condannando la Provincia al pagamento in favore delle casse comunali.

«E' chiaro oramai a tutti che nella ripartizione Finanziaria del Comune di Trani si respira finalmente nuova aria – commenta l'assessore alle finanze Michele D'Amore. Questo anche se a prima vista può sembrare solo un piccolo passo verso il cambiamento, verso quella meta che ci siamo prefissi, ossia di risanamento della finanza comunale, ci incoraggia ad andare avanti, rafforzando la certezza di poter garantire a tutti una tassazione più equa e giusta. Per pagare meno dobbiamo pagare tutti, Provincia di Bari inclusa».